A Cagliari i poveri non diminuiscono. Sono aumentati durante l’emergenza Covid e oggi, a due anni di distanza da mascherine, lockdown e distanziamenti, i numeri in mano alla Croce Rossa cittadina vengono definiti “stabili”. Insomma, chi era in difficoltà non è riuscito a migliorare la sua situazione e nel computo potrebbero esserci i tanti casi di uomini e donne che hanno perso il lavoro proprio durante il periodo più buio del virus. E i numeri sono tutt’altro che rassicuranti anche per quanto riguarda i minorenni: dai neonati agli adolescenti sono oltre mille i giovanissimi in difficoltà. Per l’esattezza, la sola Croce Rossa cagliaritana aiuta 126 bimbi sotto i due anni, trecentosedici tra i tre e i quattro anni d’età e 688, la fetta più grossa, tra chi ha cinque e quindici anni. 1498, per la precisione, le famiglie assistite: significa non meno di 4500 persone aiutate, visto che la media dei nuclei familiari è di tre persone. La media, quindi ci sono anche casi di famiglie con anche quattro o cinque componenti: “Circa un terzo non sono italiane”, precisa la presidentessa Fernanda Loche. Che, grazie a un moderno database che, sinora, ha solo la Croce Rossa di Cagliari, “con un clic è possibile avere sempre i dati aggiornati”. L’ultimo report aggiornato è di pochi giorni fa, e certifica che i poveri “sono aumentati durante il Covid, ora sono assolutamente stabili”.
E, tra i pacchi pieni di cibo, i vestiti e le scarpe donati, non trova spazio nessun furbetto: “Diamo l’assistenza in base al reddito Isee, c’è una domanda presentare. Il nostro sportello sociale riceve le persone dalle 9 alle 13 il martedì, il mercoledì e il venerdì. Tutti i lunedì e giovedì facciamo la distribuzione di viveri e vestiario, i volontari impegnati sono 18 per turno”, aggiunge la Loche. “Quando non siamo impegnati con la distribuzione siamo impegnati a sistemare i magazzini. Tutte le cartelle sono registrate in formato elettronico”. E, alla cifra già elevata dei bisognosi di Cagliari vanno aggiunti anche “750 assistiti nelle sedi territoriali di Soleminis, Serrenti e Cortoghiana Iglesias”.










