Cagliari, “i nostri figli aggrediti e picchiati al Cep da una banda di ragazzini: chiediamo giustizia”

Parlano i genitori dei due minorenni aggrediti e picchiati qualche giorno fa mentre stavano giocando a pallone: “Uno ha addirittura un trauma cranico, ci hanno detto di essere già stati minacciati qualche mese fa: ancora oggi ricevono strani messaggi su Instagram, domani denunceremo tutto ai carabinieri. Erano 20-25, tutti maschi”


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Due minorenni aggrediti e picchiati da un gruppo di ragazzini nel rione del Cep, a Cagliari. Quanti? “Circa venti-venticinque, tutti maschi”. Il fatto è avvenuto “mercoledì scorso nel campetto di calcio di via Talete”, e solo oggi i genitori dei due piccoli (un quindicenne e un sedicenne) decidono di rompere il silenzio e di parlare, raccontando la loro versione dei fatti su Casteddu Online. Nessun nome, ovviamente, per tutelare i minori coinvolti.

La rabbia, però, è tanta: i genitori stringono tra le mani referti medici che parlano di “trauma cranico facciale, cervicalgia post traumatica, trauma contusivo abraso del torace”, contusioni varie per uno dei ragazzini, il più grande. “L’altro ha avuto piccole contusioni al collo e alle braccia”. I piccoli sono fuggiti, riuscendo a raggiungere l’abitazione di una vicina, e parte del gruppo di giovani li ha raggiunti: “Hanno preso a calci la porta di casa del vicino, addirittura”. Poi, l’arrivo dei carabinieri, a Pirri: “Ero andata a chiedere spiegazioni alla madre di uno dei ragazzini che hanno partecipato al pestaggio”, spiega la mamma dei due. I militari sono già impegnati con le indagini e la stessa sera dei fatti hanno avuto modo di raccogliere le testimonianze di più persone: “Domani andremo in caserma per la denuncia, portando anche tutti i referti medici. Chiediamo giustizia”, questa la volontà tanto della madre quanto del padre. E, stando alle loro dichiarazioni, gli aggressori (almeno, alcuni di loro, tutti minorenni) sarebbero volti già noti.

“I nostri figli ci hanno detto di essere stati minacciati tempo fa, in piazza Garibaldi. Poi, il più piccolo era stato avvicinato da uno di loro, qualche mese fa, mentre stava giocando con la bici nella zona del cimitero di Pirri, ricevendo minacce e insulti”. Una situazione che era arrivata alle orecchie dei genitori, il problema sembrava essere stato risolto. “I miei figli non hanno mai fatto risse. Sono giovani, anche loro hanno fatto qualche sbaglio dettato dalla gioventù”, afferma la madre, “ma non sono mai arrivati al punto di pestare altre persone”. E ci sarebbero anche dei risvolti che vanno ad affondare le proprie radici nel vastissimo mondo dei social network, in questa assurda vicenda: “Messaggi strani e alcuni anche minacciosi sono stati spediti, su direct, agli account Instagram dei miei figli”. I profili dai quali sono stati spediti apparterrebbero “a dei ragazzini conosciuti. Domani, ai carabinieri, porteremo anche tutti questi messaggi. Ci siamo già rivolti al nostro avvocato per essere maggiormente tutelati”.


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