Un esposto in Procura. È quanto stanno terminando di protocollare alcuni abitanti e commercianti di viale Trieste a Cagliari. Chi metterà la firma, “ne basta una”, nei prossimi giorni, sarà Zwani Rossetti, residente nella strada che, da mesi, è diventata un cantiere per il restyling voluto dal Comune Col primissimo tratto già concluso e prossimo alla riapertura alle automobili, operai e reti si sono spostati nel secondo lotto, quello che da via Caprera porta sino a via Sauro. Le polemiche e le critiche per le decine di parcheggi in meno e la riduzione dello spazio per le marmitte sono cosa nota, ora c’è una novità, cioè c’è chi è pronto ad andare a bussare al portone del tribunale per chiedere che vengano svolti tutta una serie di accertamenti: “Nell’angolo tra viale Trieste e via Caprera si trova un presidio sanitario della Asl che riceve centinaia di pazienti ogni giorno, anche dalla provincia, in prevalenza anziani e spesso con difficoltà motorie. Le reti, insieme ai parcheggi chiusi, rendono particolarmente difficile l’accesso e l’uscita, danneggiando il diritto dei cittadini all’accesso alla assistenza sanitaria particolarmente per i più deboli, in violazione della Costituzione. L’accesso e l’uscita alle auto dai cortili e garage privati per lo svolgimento delle attività ordinarie sono stati bloccati, violando i diritti personali all’accesso alla proprietà e la libertà dei movimenti riconosciuti dalle leggi e dalla Costituzione”, afferma Rossetti, che spiega di poter contare sull’appoggio “di vari residenti e commercianti”.
“La chiusura degli accessi impedisce il libero movimento dei cittadini e ostacola o impedisce l’esercizio della libera attività commerciale, diritto riconosciuto dalle leggi e dalla Costituzione. La chiusura colpisce direttamente i bilanci delle attività e comporta la perdita della clientela, favorendo ingiustamente altri luoghi”. Il documento, eventualmente limato o “corretto” dalla penna “di un autorevole giurista al quale ci siamo rivolti”, precisa Zwani Rossetti, molto presto finirà dentro il palazzo di giustizia. “Vogliamo capire se sia davvero tutto regolare o se, viceversa, non siano state compiute delle azioni che danneggiano chi lavora e chi vive nel viale Trieste”.










