Cagliari, guerra in maggioranza per la beffa dei tavolini negati: “Sospese le concessioni, autogol per il commercio”

I consiglieri comunali Loredana Lai e Marcello Polastri, “basiti per la decisione dell’Ufficio comunale alle Attività produttive che ha le concessioni del suolo pubblico”, propongono una soluzione e trovano “controproducente è affrettata una simile scelta”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Cagliari, guerra in maggioranza per la beffa dei tavolini negati: “Sospese le concessioni, autogol per il commercio”. I consiglieri comunali Loredana Lai e Marcello Polastri, “basiti per la decisione dell’Ufficio comunale alle Attività produttive che ha le concessioni del suolo pubblico”, propongono una soluzione e trovano “controproducente è affrettata una simile scelta”.
LA DECISIONE è stata comunicata pochi giorni fa, a numerosissimi esercenti, dal Servizio SUAPE – Attività produttive e Turismo, e impone loro di smontare pedane, tavoli e sedie in tutta la città, “per motivi di sicurezza”, in seguito ad un incidente che non ha comunque avuto gravi conseguenze.
Un provvedimento che chiede di  liberare, entro questa settimana, i parcheggi occupati da tavoli, sedie e ombrelloni di bar e ristoranti.
“È una richiesta esagerata – sostengono Lai e Polastri – perché crea disparità e malcontento in città: da un lato va incontro a chi desidera parcheggiare sotto casa in centro, dall’altro, la revoca delle concessioni – sostengono i Consiglieri – seppur necessiti della massima attenzione a tutela della sicurezza, dovrebbe tutelare le attività produttive che, dapprima autorizzate, sono state adesso penalizzate e di imperio”.
Insomma, “Un autogoal – aggiungono Polastri e Lai – a maggior ragione in una città che dice di voler diventare turistica e sempre più moderna, e che ha realizzato innumerevoli zone 30 nelle quali sono state autorizzate pedane e i tavolini”.
LA COMMISSIONE SICUREZZA. Su questo tema, stamani, la consigliera Loredana Lai ha chiesto nel corso di una riunione della Commissione politiche della sicurezza (si discuteva di “finanziamenti per lo Sport”), “un’attenta riflessione su quanto preteso dagli uffici alle attività produttive senza tenere conto che al Comune esiste appunto una Commissione per la sicurezza urbana e stradale”.
“A Cagliari – ha detto la consigliera – sono stati raggiunti risultati positivi proprio grazie ai commercianti e alle loro attività produttive per le quali, alcuni uffici del Comune, dapprima rilasciano le concessioni temporanee per posizionare per tutta l’estate e fino al 15 ottobre, pedane con tavoli e gazebo all’aperto, per poi far dietrofront”.
“Penso che – ipotizza Polastri – se siamo arrivati a questo punto, forse nessuno dei tecnici del Comune abbia potuto verificare già dal principio, la sicurezza delle pedane su strada, nonostante siano state rilasciate simili autorizzazioni? Ed ora cosa si fa, per un caso isolato di incidente si blocca il commercio cittadino dei bar e ristoranti all’aperto?”.
In tal senso, i consiglieri Lai e Polastri vorrebbero “anche evitare prevedibili ricorsi a pioggia e risarcimenti, che potrebbero poi pesare sulle casse pubbliche, per i mancati incassi agli esercenti, e trovare una strada percorribile per una soluzione bonaria che non scontenti nessuno. Quella di rinnovare le concessioni e di annullare la pretesa degli uffici, dunque, concedendo agli esercenti tempo per tutto il mese di ottobre per smontare le installazioni su strada.
Anche gli esercenti – ribadiscono i consiglieri Polastri e Lai – vanno tutelati, così gli investimenti che hanno affrontato per rendere Cagliari più turistica e commerciale. A maggior ragione, in una città come la nostra, colpita dagli effetti di una pandemia epocale e che a Ottobre può continuare, con questo bel clima soleggiato, a lavorare e a far consumare all’aperto, offrendo un servizio con maggiore sicurezza dinnanzi al Covid-19.
Ecco perché – concludono Lai e Polastri – ci mettiamo a disposizione dei ristoratori – per accompagnarli dal Sindaco Truzzu che incontreremo già mercoledì prossimo, in occasione del Consiglio comunale, per questa situazione”.


In questo articolo: