Il cartello (meglio, i cartelli) ci sono, e in bella vista: divieto di sosta e rimozione delle automobili il primo sabato del mese per la pulizia delle strade. Certo, il Comune ha approvato una mozione della maggioranza con la quale spariranno i divieti e verrà rivisto tutto il sistema di pulizia. Ma, nell’attesa di un’azione concreta e definitiva, il divieto è ancora valido. E l’amministrazione comunale l’aveva anche chiarito. Insomma, le scuse sembrano proprio non valere. Molti cagliaritani e sardi, però, o non si sono informati a sufficienza o hanno pensato che l’ok arrivato dall’Aula di via Roma fosse sufficiente a non tenere più conto di date e numeri romani stampigliati. Invece no: ecco anche perché, nel primo giorno di febbraio, in via Dante è andata in scena l’ennesima strage di multe. Ventinove euro e spiccioli per la multa (da pagare entro cinque giorni, sennò sarà più salata) e ottanta euro per riavere indietro la macchina dal deposito di viale Monastir. I carro attrezzi hanno portato via al neo una ventina di automobili, con gli agenti della polizia Municipale impegnati a compilare verbali e il guidatore della macchina spazzatrice in attesa di poter pulire i lati della strada. La raffica di sanzioni è stata fatta dall’incrocio con via Cocco Ortu sino a quello con via Salaris. E non tutti gli automobilisti, ovviamente, l’hanno presa bene: c’è chi non sa ancora nulla e, solo tra qualche ora, magari di ritorno dalle spese al mercato, scoprirà di dover andare a recuperare la propria vettura alla periferia di Cagliari. Qualcun altro, invece, è riuscito ad evitare di dover pagare anche la rimozione dopo aver parlato a lungo con gli agenti.
“Ma il Comune non aveva tolto i divieti? Cinque ore per pulire un tratto di strada è un’assurdità”, afferma un 45enne che si è visto portare via la propria Peugeot. Qualche lamentela anche tra i commercianti della zona: “Va benissimo il rispetto delle regole, ma un po’ di tolleranza in più non guasterebbe. Molti clienti, il sabato, arrivano da lontano e hanno bisogno di trovare un parcheggio in tempi veloci”. A poca distanza ci sono quelli del Parco della Musica, di via Sant’Alenixedda e di via Manzoni, aperti da anni e spesso semivuoti. Ma, per chissà quale mistero, c’è chi continua a preferire il parcheggio in superficie. Dimenticandosi, in più di un caso, dei divieti per la pulizia delle strade.









