La grande corsa è già cominciata. Le prime manovre per le elezioni regionali e le comunali di Cagliari, che si terranno tra poco più di un anno. Con due inchieste giudiziarie a mettere punti interrogativi: il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu indagato per tentata concussione e il governatore Christian Solinas a processo per abuso d’ufficio per la nomina di due dirigenti. E due nomi forti che ballano attorno alle loro poltrone: Massimo Zedda e Alessandra Zedda. Il primo, l’ex sindaco di Cagliari, che proprio oggi ha compiuto 46 anni, non ha mai nascosto la volontà di tornare in pista come primo cittadino: se il Pd dovesse candidarlo, visto il suo grande appeal soprattutto con i giovani, Zedda sarebbe nettamente favorito sia su Truzzu (che ha sinora fallito i grandi obiettivi, su tutti la sicurezza, la città sporca e la raccolta differenziata) sia su qualsiasi altro avversario del centrodestra. Forse appunto con una sola eccezione, proprio Alessandra Zedda che a Cagliari è stimatissima in maniera trasversale. Truzzu è indagato da qualche giorno per tentata concussione sulla vicenda degli spazi alla Mem, e soltanto uscendo dall’inchiesta entro un anno potrebbe rigettare le ombre e tentare il secondo round in Comune, ma a prescindere nella sua coalizione non mancano le frizioni e le divisioni.
Il nome di Alessandra Zedda, che si è dimessa due mesi fa dal ruolo di vice presidente della giunta regionale, è però fortemente in lizza anche per la Regione. Specie se Christian Solinas, che ha annunciato la volontà di ricandidarsi, alla fine dovesse invece tirarsi indietro. In quale partito andrà alla fine la Zedda? Un altro nome forte in alternativa a Solinas è quello di un ex governatore, il deputato Ugo Cappellacci. E allora il centrosinistra ha un candidato valido e già pronto: si tratta di Romina Mura, ex deputata e presidente uscente della commissione al Lavoro della Camera. Una donna brava e coraggiosa, per la prima volta potrebbe abbattere quel muro che ha sinora impedito al centrosinistra di candidare una donna.
Ma c’è un altro nome molto forte nel centrosinistra, che sinora viene soltanto sussurrato ma che sta salendo nelle quotazioni: è quello di Graziano Milia, sindaco di Quartu, città dove sta ripetendo il miracolo politico di trent’anni fa macinando opere e progetti. Milia, espertissimo di politica, piace molto al Pd in salsa Cabras, e potrebbe essere il cavallo vincente soprattutto se dall’altra parte il candidato fosse Solinas. Che soprattutto col Piano Casa si giocherà il rilancio finale nei prossimi mesi. Mentre nel centrosinistra molto dipende anche dal possibile accordo tra Pd e M5S, essenziale per vincere in molte Regioni, intesa che in Lazio è già praticamente saltata. E forse il nome di Milia potrebbe non dispiacere all’ala grillina, che però potrebbe anche puntare sull’ex vice ministro Alessandra Todde.
Ma torniamo a Cagliari, e alle elezioni comunali del 2024, dove per il centrosinistra il nome alternativo è Piero Comandini, consigliere regionale del Pd. Con tantissimi voti ottenuti a Cagliari, è il politico più autorevole per lanciare la sfida al centrodestra, posto che contro Paolo Truzzu la coalizione sostiene che la vittoria sarebbe praticamente certa. Le riunioni sono cominciate proprio in questi giorni, ed è il nome di Massimo Zedda quello attorno al quale si fa la partita su Cagliari: l’ex sindaco potrebbe correre comunque con i suoi Progressisti, ma è sempre stato a favore di un centrosinistra unito. Zedda man a Cagliari e mrs Zedda alla Regione? O il contrario? Troppo presto per bruciare i nomi forti, che però sono già sul piatto. Manca poco, un anno passa in fretta. Ma mai come questa volta il centrosinistra ha la possibilità di fare l’en plein, anche se il Pd non ha neppure un segretario. I primi test si vedranno in primavera, quando si voterà in città importanti come Assemini. Su Cagliari, dove non tutta la coalizione esulterebbe per una ricandidatura di Truzzu, è sempre valido anche il nome del presidente del consiglio comunale Edoardo Tocco.












