Dossi salvavita, certo, ma anche “colpevoli” di auto con coppe dell’olio o paraurti rotti. “Basta rallentare”, dice qualcuno, ma spesso è più facile a dirsi che a farsi. A Cagliari, il Comune ne ha installati molti, soprattutto negli ultimi due anni, sia nelle vie centrali che in quelle periferiche. Un modo per creare quelle “zone 30” che, se da un lato hanno il pregio di fare attraversare più sereni i pedoni, dall’altro pagano lo scotto di un inquinamento maggiore, legato al tempo in più trascorso con il motore acceso. E se la posizione del capoluogo di Cagliari legata all’inquinamento da pm 10 è peggiorata, il motivo non può che essere legato alle marmitte. Una beffa “green” alla quale va aggiunta quella dei costi di riparazione delle automobili. Carrozzieri e gommisti gongolano, in parallelo predicano prudenza e piede non premuto a tutto gas sull’acceleratore. Ma i clienti sono comunque in aumento. Gianluca Zuddas ha un’officina in viale Sant’Avendrace: “Sarebbe sufficiente rallentare, non dimentichiamoci che in città abbiamo già tante strade disseminate di buche che creano danni seri alle auto, se in più ci mettiamo i dossi il danno più riparato è quello legato alla convergenza che salta. Trentacinque euro è il prezzo base, senza un ripristino della levetta che tiene la macchina in asse non si può praticamente guidare. Fosse per me, comunque, metterei più rotatorie e telecamere per abbattere l’alta velocità, non certo altri dossi o attraversamenti pedonali rialzati”.
E c’è chi da Cagliari arriva sino a Monserrato con la propria vettura malconcia o semi ko, come testimonia Nicola Espis: “Vendiamo soprattutto ricambi, un paraurti rimesso a nuovo e riverniciato non posso farlo pagare meno di 150 o 350 euro, sono i prezzi del mercato. Costa meno una nuova coppa dell’olio o un’altra componente dell’auto che si è rotta in seguito al contatto con l’asfalto. I clienti sono in aumento, non mi lamento”, confessa. “E sono soprattutto automobilisti giovani, hanno più fretta di arrivare a destinazione e si dimenticano, ma è normale, di rallentare prima di qualche dosso. Qui a Monserrato non ne hanno ancora piazzati tanti, i pochi sinora installati sono sufficienti, anche se in un caso si vede quasi all’ultimo”. E diminuire la velocità in pochi metri è impresa impossibile.











