Il test poteva essere decisamente migliore – mattina primaverile, 15-17 gradi di massima – ma alla fine contano i numeri reali. Che recitano così: un ciclista ogni sessanta minuti, su entrambi i lati della via Dante ormai “abituata” alla presenza delle piste ciclabili. Tra le nove e mezzogiorno tantissime auto in giro, delle biciclette nemmeno (quasi) l’ombra. Il Comune ha già in cantiere una nuova pista ciclabile nel viale Sant’Avendrace, e lì il coro di “no” è praticamente unanime, tra chi venditori e residenti.
Nella centralissima via Dante, invece, tutti ci hanno ormai “fatto il callo”. Marciapiede, pista ciclabile, parcheggi in linea e strada per le automobili. Ristretta. L’identikit dei tre ciclisti passati in tre ore? Un 35enne con gli occhiali da sole ben calati, un signore di mezza età con camicia e giubbotto e un altro giovane, con tanto di pettorina verde fosforescente. Per il resto, piste inutilizzate.










