Cagliari, coppia di informatori medico-scientifici denunciati per truffa.
Le Fiamme Gialle della 2^ Compagnia di Cagliari hanno concluso un’attività d’indagine all’esito della quale due coniugi, entrambi cinquantenni e residenti nel Capoluogo, sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per aver truffato una casa farmaceutica per un ammontare complessivo di 30.000 euro.
L’attività d’indagine delle Fiamme Gialle è scaturita da una delega da parte della locale Autorità Giudiziaria, a seguito della denuncia presentata da una casa farmaceutica con sede in Brianza nel Nord Italia, insospettitasi per il costante aumento delle richieste di pagamento di commissioni da parte dei due coniugi, in qualità di informatori medico-scientifici operanti nel sud Sardegna, e con i quali la società ha stipulato un contratto di rappresentanza.
Il rapporto contrattuale, regolarmente stipulato, prevedeva il pagamento da parte della società farmaceutica brianzola di apposite commissioni ai due informatori medico-scientifici quantificate sul numero dei campioni di farmaci e di altri prodotti distribuiti al personale medico e sul numero di contatti intrapresi con questi ultimi, con l’impegno da parte dei medici contattati di formulare successivamente richieste di acquisto alla citata casa farmaceutica.
Quest’ultima, nonostante l’incremento del volume delle commissioni richieste dai due coniugi informatori medico-scientifici, notava un non corrispondente incremento delle vendite nell’area di interesse del sud Sardegna.
Le successive indagini, condotte attraverso l’acquisizione e l’analisi di copiosa documentazione, hanno fatto emergere e confermato l’ingegnoso sistema fraudolento che i due coniugi hanno articolato a danno della società farmaceutica, i quali hanno emesso numerose fatture per provvigioni su campioni di farmaci e altri prodotti farmaceutici ricevuti ma di fatto mai consegnati se non a soggetti terzi di fantasia.
In molti casi, anche i medici asseritamente indicati come contattati dai due informatori medico-scientifici sono risultati assolutamente ignari di qualsivoglia conoscenza del contesto né mai hanno firmato alcuna scheda di profilazione come futuri e potenziali clienti.
I due coniugi sono stati denunciati per il reato di truffa e sostituzione di persona, mentre l’ammontare del danno arrecato alla casa farmaceutica è stato quantificato per un importo di 30.000 euro.
L’attività descritta rientra nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria attribuite alla Guardia di Finanza e mira a contrastare tutte quelle condotte fraudolente da parte degli operatori economici che danneggiano il mercato e la libera concorrenza.










