La carte sulle assunzioni e le stabilizzazioni all’Aspal finiscono in Procura. L’annuncio è di Luca Locci, del coordinamento Regionale Sgb. La polemica nasce dopo l’ultima selezione. “Riflettendo con preoccupazione sulle denunce dello stesso e al fine di fugare ogni dubbio circa l’ipotetica “doppia morale” di cui siamo accusati, sarà cura del Sindacato SGB (Sindacato Generale di Base), già nella giornata di oggi, depositare un esposto presso gli uffici della Procura della Repubblica”, scrive Locci, “invitando la stessa a verificare che tutte le procedure di reclutamento, di stabilizzazione (di tirocinanti, del personale ecc..) e di nomina ex art.28, poste in essere dal 2017 ad oggi in ASPAL, siano state fatte seguendo criteri di trasparenza e legittimità.
Solo una accurata e certosina verifica della Procura”, aggiunge, “può far dormire sogni tranquilli a chi pensa che SGB o qualche suo dirigente abbiano chiesto troppa trasparenza e legalità. Intanto, in attesa di risposte, si invita nuovamente l’Assessore Regionale al Lavoro alla verifica di quanto succede all’Aspal e si ribadisce la richiesta al Commissario Straordinario di procedere alla revisione dei titoli presentati da tutti i partecipanti e a verificare se le dichiarazioni curriculari e di inconferibilità dichiarate dagli stessi siano veritiere”.











