di Marcello Roberto Marchi
Lo stato indecoroso in cui versa la Città, soprattutto nel Centro storico, ancor di più nelle strade nuove tirate a lucido, non sembra interessare chi la governa e l’amministra. Sporco uguale identità, è l’etichetta che la Dottoressa Enrica Anedda Endrich cuce addosso al Sindaco di Cagliari, che viene accusato di essere insensibile, che non si è mai minimamente smosso alle insistenti critiche e alle amichevoli sollecitazioni a ripulire la Città ed a perseguire con tutti i mezzi disponibili gli imbrattamenti e gli imbrattatori di molti e importanti monumenti e di centinaia di palazzi che i proprietari ristrutturano con imponenti spese che incidono sui bilanci familiari. Ma ai ” barbari” delle vernici poco interessa, anche perchè hanno campo libero.Ma alle giuste denunce e considerazioni della Dottoressa Anedda, a me preme aggiungere quelle relative allo stato di degrado di carattere igienico e sanitario in cui viene lasciato il suolo cittadino, strade, piazze, scalinate sia dai cosiddetti ” botellon” sia dai frequentatori della ” movida”.Per quanto riguarda i primi, cioè i ” botellon ” credo che una sana ed energica pulizia vada fatta unendo una buona volta per sempre quanti hanno competenza per sradicare un fenomeno che non porta nulla di buono ma che, anzi, crea problemi di sicurezza, di ordine pubblico, di utilizzo di sostanze vietate, alcoolici e droghe, e che arrecano non pochi danni al patrimonio pubblico.Credo che il Sindaco abbia tutta l’autorevolezza oltre alle motivazioni per chiedere un pronunciamento specifico del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico e conseguenti adeguati provvedimenti.










