I nuovi lavori accanto al pronto soccorso del Santissima Trinità di Cagliari portano novità ma, in parallelo, anche disagi. Il cantiere per l’allargamento dell’area dell’ingresso nella struttura, soprattutto per i pazienti in carrozzella o sulle barelle vanno avanti, ma tra i mal di pancia di qualche operatore e dei sindacalisti. “In un luogo dove il rischio di contagi o malattie deve essere pari o quasi allo zero, sorprende che vengano garantiti passaggi e attività in parti dell’ospedale piene di polvere, che non si può certo bloccare con dei pannelli”, attacca il segretario provinciale della Fials, Paolo Cugliara. “A questo punto, è molto meglio chiudere il pronto soccorso e dirottare tutte le forze interne del Santissima Trinità in altri ospedali, sperando che in contemporanea chi sta eseguendo i lavori aumenti il ritmo e finisca in tempi ragionevoli”. Le foto arrivate alla nostra redazione, effettivamente, mostrano un bel po’ di polvere nella zona interessata dal cantiere e vari stracci ammassati sul pavimento.
Ma, almeno per i vertici dell’ospedale, di chiudere il pronto soccorso non se ne parla. Il direttore sanitario Roberto Massazza è sicuro: “Stiamo facendo un ampliamento che migliorerà l’accesso all’ospedale per tutti i pazienti. Quando si fanno lavori capitano gli inconvenienti, ma il nostro intento è migliorare il Santissima Trinità. A breve avremo un nuovo reparto Obi e a marzo contiamo di inaugurare la nuova Tac e riaprire il reparto di radiologia”.










