Di Paolo Rapeanu
I “famosi” cinque minuti, che poi diventano anche sette, dieci, e oltre. Il parcheggio in doppia fila fa ancora parte dell’”identità” di molti cagliaritani. In via Dante, in via Mameli, in viale Trieste, nel Largo Carlo Felice, in via Roma, in viale Colombo, in via Paoli. La lista delle strade è lunga, e comprende quasi tutte quelle della città. Pullman in ritardo, “concerti” dei clacson degli automobilisti bloccati perché non riescono a passare: un caos, in altre parole. I lettori di Cagliari Online, a maggioranza, puntano il dito sia contro gli “incivili al volante” sia contro il Comune, colpevole di aver eliminato tanti parcheggi in favore dei ciclisti.
“La colpa non è dell’ autista, lui sta lavorando e non può fare chilometri per scaricare la merce. Ci sono pochi parcheggi carico scarico, sulle piste ciclabili che hanno dimezzato gli stessi .E spiegatemi voi come si dovrebbe comportare un addetto al trasporto merci per scaricare”, chiede Antonio Aresu. Per Paolo Faedda “La colpa è di quel mentecatto che ha ideato le piste ciclabili tra macchine e marciapiede creando in un sol colpo tre problemi”. Arianna Preziosi: “La colpa è di tutti gli ignoranti che si mettono alla guida tutti i giorni e si permettono di parcheggiare, per ipocrisia , sui parcheggi adatti allo scarico e carico merci e ci aggiungo pure sui parcheggi dei disabili, così per non dimenticare anche questi incivili senza materia grigia”. Alberto Roggero: “Aggiungerei la maleducazione imperante anche in via Sonnino che in certe ore diventa un sentiero a una sola corsia con tanta prepotenza di chi parcheggia in seconda fila”. Per Katia Errante “oltre alla maleducazione, in molte strade di Cagliari mancano gli appositi spazi di carico scarico”. Alberto Massa: “Non è un fatto straordinario. Fa parte dell’ordinarietà di chi vive a Cagliari”. Per Alessandro Palmieri la colpa è “in parte anche della pista ciclabile”.












