Dopo un percorso durato diversi anni e attraversato da fasi partecipative e pubbliche consultazioni, il Comune di Cagliari ha ufficialmente approvato il nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC), destinato a guidare lo sviluppo della città nei prossimi decenni. Il sindaco Massimo Zedda, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ha definito il piano come «una visione per il futuro» di Cagliari.
Verso una Cagliari più verde, accessibile e sostenibile
Secondo le indicazioni illustrate dall’amministrazione, il nuovo PUC punta a trasformare Cagliari in una città «più verde, attrattiva, accessibile e connessa». Nessun quartiere sarà escluso dalla rigenerazione urbana: la riqualificazione interesserà il centro storico — dove gli interventi erano già previsti nel Piano Particolareggiato — e soprattutto le periferie, con particolare attenzione alle aree degradate o meno servite. Il progetto generale abbraccia temi fondamentali come il cambiamento climatico, l’inclusione sociale, le politiche abitative, il benessere e la sicurezza dei cittadini.
Tra gli interventi previsti: nuovi spazi verdi, connessione tra parchi urbani, la valorizzazione del fronte mare, interventi sulla viabilità, e un uso più razionale e moderno delle aree periferiche.
Nuove opportunità: economia, mobilità e ricerca
Il PUC non riguarda soltanto edilizia e verde: la nuova cornice urbanistica apre scenari anche per settori innovativi e strategici. Secondo l’amministrazione, le prospettive di crescita riguardano ambiti come la cantieristica navale e il diporto, la convegnistica e i grandi eventi, l’economia circolare, l’innovazione e la ricerca. Una trasformazione che punta a fare di Cagliari non solo una città più vivibile, ma anche competitiva e attrattiva su scala regionale e nazionale.
In quest’ottica, la città dovrà consolidare la sua vocazione verso turismo, università e internazionalizzazione — grazie anche alla futura attivazione di un Osservatorio del turismo e al riconoscimento come “Destinazione turistica”.
Partecipazione e tempi: ancora aperto il dialogo
Il percorso che ha portato all’approvazione del PUC è stato caratterizzato da una forte attenzione alla partecipazione: negli ultimi mesi sono stati organizzati incontri pubblici, e cittadini, comitati, associazioni e professionisti hanno avuto l’occasione di presentare idee e osservazioni. Il risultato è un piano costruito “dal basso”, che porta in sé le esigenze reali della comunità.
Prima dell’entrata in vigore definitiva, è prevista un’ulteriore fase di osservazioni: la popolazione — di nuovo — potrà contribuire con proposte e suggerimenti. Un segnale forte di apertura e di coinvolgimento, secondo Zedda, fondamentale per garantire che il piano resti “vivo” e capace di evolversi con la città.
A livello istituzionale, i tempi consistono in: 2 mesi per presentare osservazioni; 6 mesi di conferenze di pianificazione con la Regione per rispondere alle osservazioni; approvazione definitiva; 4 mesi di verifica di coerenza da parte della
Regione, e infine l’entrata in vigore.
Un piano di svolta per una nuova Cagliari
Il nuovo PUC rappresenta — nelle parole del sindaco — un punto di svolta: un’opportunità per ripensare Cagliari in profondità, valorizzando ciò che già esiste e immaginando insieme ai cittadini una città più equa, moderna, sostenibile e aperta. Se realizzato secondo le attese, potrà segnare una generazione di cambiamenti, dalle periferie al centro, dalle aree storiche a quelle marittime.










