Cagliari, “barbieri e estetiste furbetti: prezzi aumentati per nascondere la tassa Covid”

Un taglio o una semplice ceretta? “Costano anche 5 euro in più, così alcuni parrucchieri ed estetiste sono riusciti a cancellare la tassa Covid dallo scontrino: un’azione insopportabile, hanno già ricevuto i contributi dallo Stato per sanificare. Anche le famiglie sono in difficoltà”


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La “tassa Covid”? Qualcuno l’aveva inserita nello scontrino: dopo un taglio, una messa in piega, un colore o una ceretta, più di un parrucchiere ed estetista aveva piazzato una nuova voce, facendo dunque lievitare il prezzo finale. Dopo le prime denunce dell’Adincosum, però, l'”extra” è scomparso. Ma non del tutto, stando a quanto afferma il presidente sardo dell’associazione dei consumatori Giorgio Vargiu: “La ricarica sul costo finale c’è lo stesso, ci sono dei parrucchieri e delle estetiste che hanno aumentato anche sino a 5 euro, e in alcuni casi sino a dieci, ogni prestazione. È un qualcosa di insopportabile”, osserva Vargiu, “non è niente di illegittimo ma perchè mai, se hanno già ricevuto il contributo dallo Stato per sanificare e, in più, hanno i crediti di imposta, devono aumentare il costo del servizio? Possono già scaricarsi tutto, così è come se lo facessero due volte”.

Le segnalazioni sugli improvvisi aumenti post lockdown, stando all’Adiconsum Sardegna, sarebbero numerose: “Non sono solo gli artigiani ad essere in crisi, chi pensa alle famiglie in difficoltà? Questo comportamento è scorretto, invito tutti i cittadini ad andare dai parrucchieri ed estetisti che hanno tenuto i prezzi bloccati e non a farsi ‘mungere’ da qualche lavoratore scorretto”.


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