La Corte d’Appello di Cagliari ha confermato l’assoluzione di Marco Buluggiu, imprenditore cagliaritano accusato di essere il mandante di una serie di atti intimidatori nei confronti di Tommaso Giulini, presidente della Fluorsid e del Cagliari Calcio, e di Fabrizio Caschili, dirigente della stessa società. Secondo quanto riportato da L’Unione Sarda in un articolo di Francesco Pinna, Buluggiu era stato accusato di tentata estorsione in concorso, con l’aggravante di aver fatto incendiare l’auto di Caschili e di aver inviato una lettera contenente minacce e proiettili. La Procura, dopo il proscioglimento in primo grado, aveva impugnato la sentenza chiedendo la condanna. Tuttavia, i giudici d’appello hanno ribadito la decisione della giudice Selis: Buluggiu non ha commesso il fatto. Gli inquirenti ritenevano che tra il 2013 e il 2014 Giulini e Caschili fossero stati vittime di una serie di minacce finalizzate a indirizzare l’assegnazione di alcune commesse a imprese riconducibili a Buluggiu. A coinvolgerlo nelle indagini era stato l’autore materiale degli attentati, in seguito condannato con sentenza definitiva. Decisiva per la difesa dell’imprenditore è risultata la documentazione dei rapporti economici tra le sue aziende e quelle di Giulini, che proprio nel periodo degli attentati avevano registrato il massimo fatturato, segno evidente dell’assenza di attriti o pressioni commerciali. La società Fluorsid, con sede a Macchiareddu, opera nel settore della chimica industriale, producendo acido solforico e derivati del fluoro. L’assoluzione di Buluggiu, ora confermata anche in secondo grado, mette la parola fine a una vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto per anni.











