Cagliari, “alunni disabili dell’Azuni senza inseganti di sostegno a distanza”. La scuola: “Sono stati nominati”

Due diffide, spedite all’istituto tecnico, dove viene messa in luce la “mancata attivazione dell’assistenza educativa specialistica” e “dell’insegnante di sostegno” nella didattica a distanza. La dirigente assicura: “Attendevamo le nomine, sono state fatte e stiamo già garantendo supporto con insegnanti ed educatori”


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Almeno due alunni diversamente abili dell’istituto cagliaritano Azuni senza il supporto “dell’assistenza educativa specialistica” e “dell’insegnante di sostegno”. Didattica a distanza, con tutte le difficoltà del caso. Senza un supporto, i giovani avrebbero vissuto giorni problematici. E le famiglie si sono rivolte a un legale, Giulia Andreozzi, che ha spedito, il 17 novembre scorso, due diffide alla dirigente scolastica, al direttore scolastico regionale, al dirigente dell’Usp di Cagliari e al dirigente dell’ufficio pedagogico della Città metropolitana di Cagliari. Oggetto? “Mancata attivazione assistenza educativa specialistica in Ddi e mancata attivazione insegnante di sostegno”. Tra le righe si legge che “agli alunni, da quando le scuole superiori sono state chiuse e si è avviata la Ddi, è stato inspiegabilmente impedito di frequentare in presenza, nonostante le diverse richieste della famiglia e le chiare disposizioni normative che consentono la presenza a scuola per gli alunni con disabilità, Dsa e Bes”. La legale mette nero su bianco anche la risposta che la dirigente scolastica avrebbe dato alle famiglie degli alunni che chiedevano l’attivazione dell’educativa specialistica in modalità a distanza: “È stato opposto un rifiuto, motivato da asserite e non ben precisate ragioni di privacy, che impedirebbero il collegamento a distanza degli educatori”. La richiesta finale è chiara: va garantita “l’immediata attivazione dell’insegnante di sostegno” e “l’immediata attivazione del servizio di assistenza educativa specialistica anche con modalità a distanza”.

Una risposta, spedita alla Andreozzi, da parte della dirigente dell’Azuni, Jessica Cappai, c’è stata. Replica che, però, può risultare superata stando alle dichiarazioni rilasciate, proprio oggi, dalla Cappai al nostro giornale: “L’assistenza educativa era garantita da settembre, in didattica e in presenza, anche dopo i Dpcm più recenti. In riferimento ai due alunni in particolare, i docenti di sostegno sono stati nominati dall’Usp il 19 novembre, in base alle graduatorie provinciali sulle supplenze. Sono stati assegnati alle classi, hanno avviato le attività di conoscenza con i due alunni e con il gruppo classe. Come scuola, nei casi di bisogni educativi speciali, suggeriamo la didattica in presenza per meglio supportare l’alunno nel percorso di apprendimento. In caso di necessità, o per diversa scelta della famiglia, garantiamo l’attività a distanza col supporto di docenti, curricolari e di sostegno. Si sono sin da subito attivati i rapporti con la coordinatrice della coop che eroga il servizio educativo per trovare modalità alternative di organizzazione delle attività, personalizzate. Le famiglie hanno richiesto attività in presenza, noi stiamo garantendo il servizio con docenti di sostegno ed educatori”.


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