“Preoccupazione e delusione” per il mancato avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione delle due sale operatorie dell’ospedale oncologico Armando Businco di Cagliari. A denunciarlo, in una nota congiunta, sono 13 associazioni tra cui Cittadinanzattiva Tribunale dei Diritti del Malato, Dragon Karalis Pink Team, Lilt e Medicina Democratica, che chiedono un intervento urgente dell’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi. “Ancora una volta – scrivono le associazioni che si erano inutilmente battute contro la chiusura del Businco e il trasferimento dei pazienti al Brotzu – la dirigenza dell’Arnas Brotzu non ha rispettato gli impegni assunti con pazienti e associazioni. A oggi, nessun cantiere è stato aperto e resta poco tempo per completare e collaudare le opere entro la scadenza del 26 giugno 2026, come richiesto per non perdere i fondi del Pnrr, pari a circa 11 milioni di euro”.
Dopo il naufragio dell’ipotesi di sale operatorie modulari prefabbricate, le associazioni avevano sostenuto il progetto di ricostruzione, ma ora il rischio concreto – denunciano – è che l’ospedale perda la sua funzione principale. “Senza sale operatorie, il Businco non potrà più svolgere il proprio ruolo oncologico, con gravi conseguenze per l’intera comunità isolana”.
Da qui l’appello all’assessorato: “Si intervenga subito per rimuovere ogni ostacolo al progetto e scongiurare la perdita di risorse e servizi essenziali per i malati oncologici”.












