Cagliari, allarme di Confesercenti: “Troppi centri commerciali e troppi bar in centro”

Bolognese: “I locali e i ristoranti aprono tutti in centro e costringono tutti a spartirsi le briciole e nessuno guadagna. E al contrario non c’è più nessuno che voglia andare a fare il pioniere nelle periferie. Più equilibrio tra piccola e grande distribuzione”


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Di Ennio Neri

Un riequilibrio effettivo alla disparità tra piccola e grande distribuzione commerciale. E linea dura sull’abusivismo e contingentazione di bar e locali. Sono le richieste che Confesercenti regionale propone alla commissione sul Commercio che sarà istituita in Regione. Un organismo che dovrà formulare una proposta per aggiornare la legge sul commercio, datata ormai al 2006.

“Noi non vogliamo demonizzare la grande distribuzione, ma la legge del 2006 parla di equilibrio, e quello che vediamo in Sardegna è sotto gli occhi di tutti: mai una legge è stata così disattesa”, accusa Roberto Bolognese, presidente regionale di Confesercenti, “ci sono tanti problemi e è già serio sedersi attorno al tavolo e parlarne. Abbiamo grande fiducia nell’assessore Barbara Argiolas”.

Confesercenti mira a mettere mano e alla legge sul commercio: in primis per chiedere norme sui futuri centri commerciali in arrivo (questione che riguarda anche l’assessorato all’Urbanistica), ma anche per interventi precisi sulla questione dei saldi e sull’abusivismo, “ma non mi riferisco solo a chi vende chincaglierie in strada, ma chiediamo anche contingentazioni su bar e ristoranti”, prosegue Bolognese, “con questa legge i bar, i locali e i ristoranti aprono tutti in centro e costringono tutti a spartirsi le briciole e nessuno guadagna. E al contrario non c’è più nessuno che voglia andare a fare il pioniere nelle periferie”.

Altro problema è quello dei mercatini: “funzionano solo quelli di Coldiretti”, conclude il presidente di Confesercenti”, ma dobbiamo regolarizzare anche gli altri. Ci sono 7 mila e 500 ambulanti. La commissione potrebbe lavorare su diversi fronti”.


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