Decine di alberi tagliati in via Cadello a Cagliari, dentro un’area di proprietà del seminario arcivescovile. Gli ecologisti sono subito andati all’attacco: “Era un bel polmone verde, decine e decine di alberi ad alto fusto sono stati tagliati per far posto a campi sportivi, probabilmente più redditizi”. A poche ore di distanza dalle dichiarazioni fatte da Stefano Deliperi, presidente del Gruppo di intervento giuridico, arriva la replica del rettore del seminario, don Riccardo Pinna: “Gli alberi piantati sono cresciuti in maniera spontanea e disordinata, creando pericoli e disagi in via Cadello e via Monsignor Cogoni”. In più di un caso, inoltre, gli alberi erano stati colpiti “da attacchi parassitari. Stiamo riqualificando l’area verde del campo da gioco, creando un centro sportivo che sarà circondato da alberi vari. Il progetto prevede la sostituzione degli eucaliptus e acacie, sono stati eliminati anche i cipressi”. Dai pianti alti del seminario spiegano che i futuri campi da gioco “rappresenteranno una risorsa per la valorizzazione dell’intero quartiere. Dopo la valutazione dello stato di salute degli alberi, si è optato per la sostituzione delle piante”.
In arrivo “carrubi e olivi”. A detta di don Pinna riusciranno a garantire “ombra” e non creeranno nessun pericolo “per i numerosi bambini e giovani che utilizzeranno i campi sportivi”. Prima di tagliare gli alberi, inoltre, sono stati chiamati in causa “diversi tecnici qualificati, che hanno tenuto conto dell’importanza dell’area verde all’interno di un progetto più ampio che riqualifica Monte Claro e San Michele. Il progetto rispetta le indicazioni anche del consiglio presbiteriale, che ha richiesto di mantenere intatta anche la vocazione verde dell’area”.