La stagione balneare è appena iniziata, ma per molti frequentatori del Poetto la sorpresa amara è già arrivata: il caro parcheggi. A denunciare l’aumento delle tariffe nella zona dell’Ippodromo è Franco, cittadino cagliaritano, che ha segnalato la questione a Casteddu Online con un appello carico di delusione e richieste di maggiore equità. “Il parcheggio a pagamento al Poetto nella zona Ippodromo l’anno scorso costava 3 euro per l’intera mattinata e 5 euro per tutta la giornata. Quest’anno le tariffe sono state irrazionalmente maggiorate: si paga 5 euro per tre ore di sosta, 9 per sei ore, 14 per 10 ore”, spiega. Un aumento che, secondo il cittadino, colpisce proprio le fasce più comuni di utilizzo. “L’adeguamento tariffario, sembrerebbe contenuto (da 3 a 5 euro), in realtà è esagerato e vessatorio in quanto l’utente, il più delle volte, sarebbe costretto a pagare 6 euro per sostare la mattina nelle 4 o 5, massimo 6 ore canoniche (dalle 8 o dalle 9 alle 13 o alle 14). Personalmente, è solo un esempio, mi recavo in spiaggia intorno alle 9 trattenendomi fino alle 13/13.30 pagando 3 euro; ora, invece, per la stessa fascia oraria dovrei sborsare 6 euro, esattamente il doppio”.
Una situazione che spinge a chiedere modifiche nella struttura delle tariffe: “Credo pertanto che un aumento dell’intervallo delle fasce orarie si renda opportuno e ragionevole!”, propone. E non manca un richiamo alla necessità di tutelare i residenti, con soluzioni tecnologiche già disponibili. “Sarebbe comunque giusto un trattamento di favore per i residenti, attraverso forme di abbonamento con tariffe ridotte, utilizzando l’app del CTM (o della sua società Parkar) sugli smartphone”. Infine, Franco sottolinea come, a pochi chilometri di distanza, le cose funzionino in modo decisamente più equo: “Decisamente migliore e accettabile la regolamentazione della sosta nel litorale del Poetto di Quartu: cinque euro dalle 9 alle 19, tre euro per mezza giornata o un euro all’ora”. La questione del caro sosta al Poetto torna dunque al centro del dibattito cittadino, tra esigenze di cassa per le amministrazioni e il diritto dei cittadini a godere del mare senza essere penalizzati da tariffe ritenute sproporzionate. Una revisione delle fasce orarie e l’introduzione di agevolazioni per i residenti potrebbero rappresentare, secondo molti, una soluzione di buon senso.