Cagliari, 10 milioni di debiti: la Procura chiede il fallimento dell’Aias

Intanto la direzione dell’associazione ha chiesto di essere ascoltata al più presto dalla Commissione di Inchiesta del consiglio regionale: “L’Aias vanta crediti per oltre venti milioni di euro”


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Dieci milioni di debiti. La procura cagliaritana ha presentato istanza di fallimento dell’Aias. ” In data odierna gli organi di stampa hanno diffuso notizie relative a indagini a suo carico e ad una istanza di fallimento del PM”, ha scritto l’associazione. “L’Aias è certa di poter chiarire in ogni sede la piena legittimità del suo operato e di dimostrare che sussistono le condizioni per la continuità aziendale che da venti anni e stata svolta con piena soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti e senza contestazioni. Nella giornata di ieri e stata diffusa invece la notizia che la Commissione Regionale ha concluso la prima fase dei propri lavori riconoscendo un credito residuo limitato per gli ultimi 5 anni ma anche un ingente credito relativo al periodo 1998-2013, per il quale si è riservata ulteriori accertamenti, ed ha ipotizzato una transazione con riconoscimento ad AIAS di parte delle somme dovute, perciò è infondata la notizia diffusa da alcuni organi di stampa che parlano di “tanti debiti e pochi crediti”.

Intanto la direzione dell’associazione ha chiesto di essere ascoltata al più presto dalla Commissione di Inchiesta del consiglio regionale. “Chiederemo di essere sentiti anche noi dai componenti delle commissioni”, spiega l’associazione in una nota, “per dare sia novità sulle azioni intraprese dall’Aias sia per illustrare il nostro punto di vista.

Sappiamo dai nostri funzionari che il tavolo tecnico proseguirà i suoi lavori, con una seduta programmata per il 17 di ottobre. Per questo crediamo che si andrà ancora avanti con la verifica dei conti, anche perché sono stati esaminanti solo gli ultimi quattro anni. Crediti che l’Aias vanta verso l’Ats, vecchie Aassll, ex Uu.ss.ll. e la Regione che non derivano solo da questi ultimi periodi, dai primi anni  novanta.

L’Aias vanta crediti di oltre venti milioni di euro, esclusi gli accessori. Nessuno può cancellare i nostri crediti. Non possiamo non contestare quanto sostenuto durante i lavori dell’ultima riunione della Commissione di Inchiesta.

Al tavolo tecnico, durante la seduta odierna, i rappresentanti dell’Ats hanno presentato una proposta per gli anni fino ad oggi verificati. Proposta, quest’ultima, che sarà valutata insieme ai nostri legali”.

 


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