Domani mattina i dipendenti Aras insieme a Confederdia e il gruppo sit in scendono in piazza a Cagliari. I lavoratori chiedono di essere ricevuti dal Presidente del Consiglio, dagli Assessori di competenza e dalla Conferenza dei Capigruppo, per conoscere nei dettagli l’evoluzione della vertenza.
“Siamo ben oltre i tempi fissati dal consiglio e riteniamo che tutti siano ormai consapevoli della necessità di procedere nell’unica direzione possibile – scrivono i lavoratori in una nota- l’applicazione della legge 3 del 2009 . Non possiamo più aspettare, cosi come non possono farlo tutti gli allevatori sardi che devono finalmente ricevere una assistenza tecnica pubblica e terza rispetto a qualsivoglia ente privato o associazione di categoria. Alla politica il compito di mettere fine a questa agonia che dura ormai da 10 anni, utilizzando la legge 3, uno strumento legittimo, passato senza intoppi al vaglio della Corte Costituzionale e rispettoso delle norme per l’ingresso nella pubblica amministrazione tramite concorso. I tecnici stremati da questo stato di incertezza e impossibilitati ad anticipare ulteriori spese , vista la mancata retribuzione, si vedono costretti a riconsiderare la possibilità di raggiungere le aziende con i propri mezzi per fornire l’assistenza relativa alla misura 14 sul benessere degli animali.”
“E’ inaccettabile – concludono- che nonostante la determina di pagamento non si sia ancora sbloccata la situazione degli stipendi e dei rimborsi per le spese sostenute e ci chiediamo come verrà fatto fronte al debito pregresso della mensilità di dicembre 2017 che non viene menzionata e quindi finanziata nella suddetta determina.”










