«I numeri tornano, ma la città non regge». Tra i diversi interventi della seduta dedicata al Documento unico di programmazione e al bilancio di previsione 2026-2028, quello del consigliere comunale Ferdinando Secchi (Lega–AdiS).
Il consigliere ha sintetizzato la sua posizione con un titolo emblematico: “Cifre solide, città in affanno”, sottolineando come il bilancio, pur formalmente equilibrato, non riesca a rispondere alle difficoltà quotidiane vissute dai cittadini. La manovra complessiva illustrata dal sindaco Massimo Zedda, pari a 533 milioni di euro – di cui 164 milioni per investimenti – evidenzia, secondo Secchi, «spazi di manovra ridotti e una gestione spesso limitata all’esistente, più che orientata a progettare il futuro».
Nel piano triennale delle opere pubbliche, ha osservato, prevalgono interventi già finanziati e progettati, con poche reali novità: «Non manca la prudenza, manca una visione». Sul fronte delle entrate, a fronte di una pressione fiscale invariata, emergono forti criticità legate alla Tari. I dati sono preoccupanti: oltre il 50% delle utenze non domestiche risulta moroso, con un mancato introito complessivo che supera gli 8 milioni di euro. «Un dato che fa riflettere – ha ricordato Secchi – e sul quale serve il coraggio di intervenire».
Il consigliere ha espresso apprezzamento per la conferma dell’esenzione Irpef sotto i 10.000 euro per le famiglie più fragili, ma ha ribadito che «non basta difendere ciò che c’è, bisogna correggere ciò che non funziona». Centrale, nel suo intervento, il tema della carenza di personale negli uffici comunali, emersa anche nelle audizioni in Commissione: assunzioni insufficienti, ritardi, disservizi e cittadini costretti a continui passaggi tra uffici. «Qui non servono slogan – ha detto – ma risorse umane, competenze e continuità».
Numerose le criticità elencate: rifiuti e decoro urbano, con cumuli di spazzatura e spazzamenti irregolari, soprattutto nelle zone più frequentate e nei weekend; manutenzione stradale e dei marciapiedi, tra buche, tombini sfalsati e barriere architettoniche; sicurezza stradale, con attraversamenti pericolosi e scarsa tutela di pedoni e ciclisti; illuminazione pubblica, ancora insufficiente in diversi quartieri. «Sono indicatori evidenti di una manutenzione sottofinanziata», ha denunciato Secchi.
Non sono mancati riferimenti alla malamovida, al rumore, alla sicurezza urbana – accogliendo positivamente il recente patto tra Comune e Prefettura – e alle politiche sociali, per le quali il consigliere ha riconosciuto l’impegno dell’amministrazione, pur chiedendo risultati concreti e verificabili nel tempo.
Sul bilancio, Secchi ha infine evidenziato le incertezze legate al quadro normativo nazionale e regionale e alla conseguente necessità di continue variazioni, che rischiano di indebolire la coerenza del DUP. Tra le proposte avanzate, anche una possibile rimodulazione stagionale della tassa di soggiorno, per evitare effetti penalizzanti nei mesi invernali.
Il bilancio, secondo Secchi, «non va demonizzato, ma non è risolutivo: senza priorità nette su rifiuti, fragilità sociali, sicurezza e manutenzioni, la città continuerà a soffrire. I cittadini devono tornare al centro del bilancio”.











