Ha riconosciuto il ladro che, qualche ora prima, nel cuore della notte, aveva svaligiato il suo Caffè Divino in via Carloforte a Cagliari, rubando 50 sigari Cohiba del valore tra 80 e 180 euro l’uno, un pc portatile da 400 euro, un cellulare da 250 euro, 700 euro in contanti dalla cassa, una bottiglia di vino rosso “Sassicaia” del valore di 800 euro, un Amaro del capo da 40, una bottiglia di sambuca dello stesso valore un rum “Zacapa” da 180 euro, una bottiglia numerata di un pregiato whisky del valore di 900 euro, una vernaccia di Oristano del 2003 da 100 euro, un vino rosso di Jerzu del 1999 del valore di 250 euro e un’affettatrice rossa pagata 700 euro. Massimiliano Tomassetti, stando alla denuncia presentata ai carabinieri, ha raccontato di aver incrociato il ladro “fuori da un bar di via Ciociaria con uno dei miei sigari tra le mani. Gli ho chiesto se ne avesse altri e mi ha detto che poteva portarmeli. Presumibilmente, avendo capito chi fossi è scappato via. L’ho rincorso e bloccato in via Barigadu mentre stava passando una pattuglia della polizia che, vedendo la situazione, ci ha fermato entrambi”. Tomassetti ha raggiunto poi la stazione per chiedere quali provvedimenti avessero adottato: “L’hanno denunciato a piede libero”. L’unica speranza è che i filmati del furto, consegnati ai carabinieri e che risulterebbero già spediti in Procura, possano cambiare il corso degli eventi.
“Mi è stato riferito che il ladro è un senegalese di 32 anni e che potrebbe essere anche uno spacciatore perchè, durante una perquisizione, gli agenti gli avrebbero trovato della droga. Per me è un’ingiustizia”, sbotta Tomassetti, “chi mi ha derubato è libero di girare e anche di rivendere i miei prodotti”. Ulteriori danni, inoltre, sono legati al cibo contenuto nel freezer del ristorante e lasciato aperto dal ladro: “Ho dovuto buttare dieci chili di gamberi pagati 1100 euro e tre astici blu. I danni sfiorano i diecimila euro, una beffa”.









