Non una novità bensì una prassi ben omologata quella messa in atto dagli incivili contro i contenitori degli indumenti e lo spiazzo che ospita i dispositivi: una discarica a cielo aperto insomma. Cumuli di rifiuti che, se dovessero andare a fuoco, creerebbero un pericolo per tutti e il decoro sotterrato in quella roba che sarebbe ancora servita se conservata in buono stato. Ma niente di tutto ciò accade e cadono invano anche gli appelli lanciati dagli amministratori al fine di rispettare il bene di tutti.
Niente da fare, l’inciviltà regna sovrana, “una situazione di degrado che va avanti da anni, da prima del Covid” spiega un residente.
“Nelle foto si nota bene il cartello appeso poco prima che iniziassero i famosi lavori di ripristino del viale”: una delle strade principali della città che chiede di essere valorizzata come merita e non abbandonata in mano a chi compie azioni contro il benessere collettivo. Si mostra così, quindi, ancora una volta agli occhi dei residenti e degli avventori che passano accanto all’immondezzaio con un senso di profondo sconforto per una situazione senza fine.










