Cagliari, a 104 anni muore tzia Veronica Secchi: “Una bravissima sarta, amava la dieta vegetariana”

Scompare una delle poche ultracentenarie del capoluogo: “Dopo decenni a Roma ha vissuto a Cagliari, prima di donare la sua casetta agli evangelici. Non mangiava quasi mai carne e, quasi sino all’ultimo, ha continuato a cucire”


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Una tzia da “record” con una vita segnata dai viaggi e da una passione, quella per il cucito, che è riuscita a trasformare nel suo lavoro. Veronica Secchi, nata a Mogoro il 5 maggio 1915, è morta oggi a Cagliari, nel suo letto nella Piccola casa di San Vincenzo in via San Benedetto. Centoquattro anni senza mai “nessuna malattia seria”, così racconta la presidentessa della struttura, Luisa Cossu. Tzia Veronica ha vissuto, anche insieme a lei, negli ultimi quattordici anni: “È arrivata da noi a febbraio 2006, non voleva più stare da sola. Non si è mai sposata e per trent’anni ha vissuto a Roma, lavorando come sarta in vari atelier della Capitale. A 55 anni è tornata nell’Isola ed è riuscita a comprarsi un piccolo appartamento nel rione di Is Mirrionis. Poi, quando ha deciso di venire a stare da noi”, afferma la Cossu, “ha deciso di donare la sua casetta alla comunità dei cristiani evangelici, della quale era fervente frequentatrice, basti pensare che sino a qualche anno fa andava sino alla loro chiesa di viale Regina Margherita a piedi”. I dottori, la nonnina, li ha visti pochissime volte: “Non ha mai avuto nessuna malattia seria, anzi, a parte gli ultimi due anni nei quali era allettata, è sempre stata in splendida forma”.

 

“A tavola mangiava pochissima carne e tantissima verdura e frutta, seguendo una dieta prettamente vegetariana e, per colazione, variava sempre. Un giorno solo un caffè, la mattina successivs solo un bicchiere di latte e, un altro giorno ancora, un po’ di frutta. Ha cucito quasi sino all’ultimo, rattoppando gonne e pantaloni degli altri anziani che ospitiamo. I suoi funerali saranno domani, alle 15,nella nostra cappella”.