“Non si può morire così nel 2025”: queste le parole di chi ogni notte scende in strade per dare assistenza “agli invisibili”, per offrire cibo, coperte e un pò di sostegno.
“Abbiamo soccorso e salvato recuperando almeno altrettanti. Ancor oggi soccorriamo coi nostri sanitari e col nostro calore umano diversi nostri fratelli e sorelle che vivono in strada (epilettici,diabetici con problemi mentali ed anche più gravi)” ha espresso Roberto Cartus, presidente degli “Amici della strada Sardegna Volontari di Strada”.
“Sotto la pioggia e con il freddo ci muoviamo ogni giorno per aiutare chi soffre. Aiutarli quotidianamente come noi facciamo, vuol dire non abbandonarli mai. La povertà e la sofferenza c’è tutti i giorni ma non bisogna mai far mancare loro la speranza. Anche stanotte come ogni giorno la nostra Unità è presente per difendere chi soffre. Vivo è il mio ricordo di Walter che era pieno di vita, di Antonio (ex paracadutista), di Michele di Salvatore. A loro abbiamo dato il nostro costante aiuto e sono croci che stanno nel nostro cuore. Ad ognuno di loro ed a quelli che ancora vivono nel malessere vogliamo ricordare che per loro ci saremo sempre. È triste morire cosi che lassù troviate il calore che alcuni vi hanno negato in questa terra”.
Una presenza costante e indispensabile quella dei volontari che diventano amici di chi casa non ha, un punto di riferimento che, con poco, riescono a dare tanto a chi niente più non ha.