Una richiesta di pagamento di 1896,62 euro. L’oggetto della lettera, spedita da Abbanoa, che porta la data del 27 ottobre 2020? “Contenimento della morosità nell’Ambito territoriale unico della Sardegna. Sollecito bonario di pagamento Servizio idrico integrato”. E, in allegato, una lunga lista di fatture insolute: due del 2004, una del 2005, una del 2006, altre tre tra il 2008, 2009 e 2010, una del 2014, poi quattro del 2016, tre del 2018 e altre due negli ultimi due anni. A ricevere la notifica di pagamento è stata Elisabetta Soddu, 56enne residente a Pirri: “Ieri mattina sono venuti a staccarmi l’acqua”, racconta la donna. Come giustificare le bollette non pagate? “Non lo so, negli anni ne ho ricevute anche doppie. Per me si sono sbagliati, ricordo di aver sempre pagato tutto e non è giusto che mi abbiano staccato il contatore. Come faccio a vivere senza l’acqua? Vivo in casa con mia figlia, una ragazza che ha delle disabilità. Se devono staccare il contatore non dovevano comunicarmelo prima? Ieri ho spedito una email ad Abbanoa per fare la voltura del contatore, in modo che sia a nome mio. Mio marito è morto nel 2007. Mi trovo in una situazione di disagio, l’acqua è un bene primario. Da un bel po’ di tempo c’erano dei cali di pressione dell’acqua, ma non mi sono preoccupata perchè pensavo che fosse una scelta di Abbanoa”.
E Abbanoa, contattata dalla nostra redazione, risponde: “C’è un sollecito per pagamenti non regolarizzati da decenni. Inoltre, è illegittimo tenere un’utenza intestata a un utente morto, è già questo un motivo per staccare la fornitura, stiamo eseguendo slacci solo per questa ragione. Se il cambio dell’intestazione avviene entro sei mesi è gratuito, se viene fatto più tardi ci sono anche sanzioni, che vanno pagate oltre ai mancati pagamenti”. Nella lettera di Abbanoa c’è “la somma di tutti gli importi non pagati. È obbligo nostro sospendere la fornitura ad un utente che non paga svariate bollette e che ha l’utenza intestata a un deceduto. Esiste un piano di rateizzazione, in base al reddito: si può saldare tutto sino a sessanta rate mensili”.










