Cagliari, ambulanti obbligati a spostarsi e a comprare nuovi mezzi. Per la prima volta, gli ambulanti saranno costretti a spostarsi dalle postazioni storiche. Una decisione senza precedenti, che comporta non solo un cambio radicale dell’organizzazione lavorativa, ma anche costi imprevisti: molti operatori, quasi tutti, dovranno acquistare un camion a due ruote, mezzo finora mai necessario. A confermare ufficialmente lo spostamento è l’assessore alle Attività produttive Carlo Serra, che ribadisce come tutto fosse previsto già nel 2024, in sede di bando pubblico. “Gli operatori ambulanti hanno partecipato ad un bando nel 2024 con delle previsioni derivanti dal Piano delle Aree al commercio su aree pubbliche scoperte. Dunque, la questione degli orari di vendita e dello spostamento non nasce oggi ma è conosciuta da oltre un anno”. Una spiegazione che coglie comunque di sorpresa gli operatori davanti alla concreta applicazione di misure mai sperimentate prima. Lo spostamento, infatti, comporta disagi logistici, perdita di visibilità per chi ha costruito nel tempo una clientela abituale, e ora anche l’obbligo di attrezzarsi con veicoli nuovi per continuare a lavorare. Serra precisa che le scelte attuate derivano da indicazioni regionali, non da iniziative comunali: “Tali previsioni di orario di vendita e spostamento derivano da una normativa regionale e non da una volontà del Comune che invece cerca, per quanto di competenza, di trovare sempre soluzioni legittime che favoriscano ogni tipo di impresa”. Eppure, a fronte delle “soluzioni” evocate, i problemi aumentano. In alcuni posteggi sono già emerse criticità strutturali, mentre restano da chiarire tempi e modalità di adeguamento. “Per alcuni posteggi – ammette lo stesso assessore – sono emerse delle criticità di diversa natura su cui l’Amministrazione sta lavorando per superarle, anche attraverso il dialogo con gli stessi ambulanti”. Come se non bastasse, incombe anche l’aumento dei costi. Secondo l’Amministrazione, non si tratterebbe di un rincaro vero e proprio, chiarendo come le tariffe in vigore siano ancora quelle stabilite dalla delibera n. 46 del 2021, bensì dell’estensione dei metri concessi per motivi di sicurezza e raccolta differenziata: “Le tariffe saranno applicate con le nuove concessioni, ma la differenza di costo più sostanziale per i concessionari deriva più che altro dall’ampliamento dei metri di concessione, necessari sia per poter avere più spazio per i clienti in sicurezza, sia per poter sistemare correttamente i mastelli della raccolta differenziata”. Una precisazione che suona beffarda per chi già si trova a dover affrontare spese extra per continuare a lavorare. E mentre l’assessore afferma che “non c’è mai stato nessun rilievo da parte degli interessati nei diversi incontri che abbiamo già avuto”, tra gli ambulanti potrebbe presto crescere il malumore per un cambiamento calato dall’alto, che rischia di stravolgere abitudini, conti e futuro.