Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
L’ipotesi principale è stata confermata dai risultati dell’esame del Dna. È di Domenico Carchidi, 49 anni di Lamezia Terme, il cadavere ritrovato nello scorso marzo nelle campagne della periferia di Carbonia, tra Sirai e Barbusi da due cercatori di asparagi. Lo hanno accertato i carabinieri della Compagnia del centro minerario, guidati dal capitano Giuseppe Licari, che questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, hanno rivelato gli esiti delle indagini. L’identità dell’uomo, senza fissa dimora dal maggio dello scorso anno (quando i familiari ne denunciarono la scomparsa alle autorità calabresi), è stato accertata in seguito alle analisi svolte dai Ris di Cagliari su alcuni campioni organici prelevati dal cadavere. Un’attività piuttosto complessa, che ha richiesto un lavoro di diversi mesi prima di arrivare a conclusioni certe: il Dna trovato all’interno dei denti della vittima era perfettamente compatibile con quello dei parenti di Carchidi (prima la sorella, poi la madre), ottenuto con l’aiuto dei carabinieri di Lamezia Terme. Del caso si era occupata a suo tempo anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”.