Valorizzazione del territorio, delle specie di fauna selvatica e degli habitat riproduttivi. Una mozione in consiglio regionale, presentata il 20 agosto, primo firmatario Andrea Piras, Lega, impegna il Presidente, la Giunta e gli Assessori interessati a intervenire “per rendere concreta l’operatività dell’Irfs, Istituto Regionale della Fauna Sarda che gestisce l’ambiente, le risorse faunistiche e l’attività venatoria, con programmi basati su studi tecnico-scientifici locali, in armonia col mondo agro-pastorale.
Ciò di fatto non avviene”, spiega Piras, “basta avvalersi di pareri di altri Istituti Nazionali che ignorano le differenze geografiche, ambientali, climatiche e faunistiche della Sardegna, rispetto al resto del territorio nazionale.
Fornire pareri ed elaborare programmi, con studi tecnico-scientifici su base locale, sono tra i compiti principali dell’Irfs che deve essere dotato di personale di adeguata valenza e comprovata capacità, come prevede la Legge. Il mondo venatorio, stimato in circa 40 mila praticanti, l’indotto ed un terziario di circa 600 aziende chiedono interventi immediati”.












