(Nella foto tratta dal web, VillaGiadaResidence.it, una veduta di Cabras)
Non bastava il dolore dei parenti per la scomparsa del loro familiare anziano 92enne, conosciuto e stimato da tante persone, un pò come fosse il nonnino del paese. Al termine della messa, alle lacrime e allo sconforto per la dipartita, si è aggiunta la rabbia per aver trovato i cancelli del cimitero quasi inaccessibili.
Questo almeno stando al racconto proprio di un familiare, un nipote, rimasto di stucco davanti a questa grave quanto insolita vicenda: è accaduto a Cabras, questo pomeriggio, quando la celebrazione delle esequie era prevista per le 15.30, nella parrocchia del paese. Conclusa la cerimonia religiosa al “Sacro Cuore”, il corteo funebre (con un centinaio di persone al seguito), ha raggiunto il camposanto distante poche centinaia di metri, trovando però l’amara sorpresa: il cancello principale era aperto a metà non consentendo l’accesso al carro funebre.
Un disagio enorme proseguire con la sepoltura del caro estinto: soltanto dopo una lunga e snervante attesa i parenti hanno pensato di accedere nel cimitero di Corso Umberto dal cancello situato sul retro, che inspiegabilmente era aperto. Morale della favola: anche la cappella cimiteriale era chiusa, luogo dove si sarebbe dovuta adagiare la bara per consentire le preghiere, il saluto dei congiunti e le condoglianze da parte dei partecipanti. Le condoglianze son state date quindi all’aperto, fra la confusione e tra i sepolcri. La cerimonia è terminata in ritardo, con la comprensibile collera e il rancore dei familiari.











