“Brotzu, chiude la chirurgia plastica e le chiamate dirette battono i concorsi”

Dura denuncia di Zedda e Pittalis di Fi, e un caso finisce al Tar: ““L’esempio eclatante è quello accaduto al dottore Luca Andrea Dessy che avrebbe dovuto partecipare al concorso (mai bandito) per la cattedra di Chirurgia plastica: invece l’Università di Cagliari ha assegnato l’incarico per chiamata diretta a un altro professionista”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Il vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Alessandra Zedda e Pietro Pittalis, capogruppo, continuano a evidenziare le carenze e la mancata trasparenza della riforma della Rete ospedaliera in Sardegna.

Particolare attenzione merita la situazione del reparto di Chirurgia Plastica del Brotzu, per il quale si prevede la chiusura e l’ apertura al Policlinico di Monserrato, con conseguente assegnazione di un incarico diretto di Dirigente di struttura.

Un caso che sembra far prevalere “logiche di clientelismo in barba alla professionalità”, dice Fi. I due forzisti richiamano un ricorso finito al TAR : “L’esempio eclatante è quello accaduto al dottore Luca Andrea Dessy che avrebbe dovuto partecipare al concorso (mai bandito) per la cattedra di Chirurgia plastica: invece l’Università di Cagliari ha assegnato l’incarico per chiamata diretta a un altro professionista. La contestazione è arrivata davanti al TAR, al quale spetterà di esprimersi in merito alla situazione venutasi a creare”.

Zedda e Pittalis ricordano:”Avevamo già accennato lo scorso luglio  l’insoddisfazione per quanto sta accadendo, frutto di una Riforma sanitaria disattenta alle giuste competenze e al fabbisogno della salute dei cittadini. Questa politica di clientelismo deve finire, pena il  declassamento delle Aziende ospedaliere. E’ indispensabile più trasparenza e il rispetto delle norme, anche in fase di approvazione. La preoccupazione non riguarda gli affidamenti degli incarichi dei medici, sui quali interverranno gli organi competenti, ma sottolineiamo che con gli ultimi atti aziendali del Brotzu e dell’ATS il centro sud Sardegna, territorio nel quale c’è la significativa presenza di aziende  ad alto rischio ustioni, andrà incontro a un devastante depotenziamento di servizi sanitari sul territorio e in particolare dirà addio al centro ustioni per il sud Sardegna (oggi perfettamente funzionante al Brotzu). Infatti già quest’estate  i pazienti sono stati costretti a recarsi in mobilità nella penisola presso  altri centri specializzati, come quello di Roma, con aggravio di costi e contestualmente si è registrato il conseguente collasso della struttura presente a Sassari”.

In conclusione i due consiglieri ribadiscono il fallimento delle politiche sanitarie in Regione, situazione già evidenziate con manifestazioni e scioperi del personale:” Stupisce l’immobilismo  dell’ amministrazione comunale del capoluogo che rappresenta inoltre la città metropolitana di Cagliari. Crediamo che i diritti e l’interesse dei cittadini,  di avere una Sanità efficiente, deve sempre prevalere, e le logiche di appartenenza e connivenza politica non devono essere danno per i malati, altrimenti il fallimento sarà totale”.


In questo articolo: