Brotzu. blitz della commissione Sanità: “Posti esauriti in Medicina, situazione disumana: pazienti piazzati persino nei corridoi e nelle sale delle ecografie”. Controllo a sorpresa della commissione regionale nel più grande ospedale della Sardegna, spunta un sindacalista con un cartello: “Rinnovate tutti i contratti in scadenza, venite a vedere la situazione vera nei reparti”.
Al Brotzu dunque ieri è arrivata la Commissione della Sanita’ Regionale, ad accoglierli all’ingresso solo il sindacalista dell’ USB Sanità. Gianfranco Angioni: “Come Organizzazione Sindacale ai vari componenti della Commissione Sanità abbiamo richiesto a gran voce di trovare delle soluzioni urgenti, la situazione oramai è diventata disumana, per questo serve riaprire immediatamente i pronto soccorso del Marino e del SS. Trinità e i vari Ospedali”. Il cartello in mano del sindacalista ha messo al primo punto la richiesta del rinnovo dei contratti a tempo indeterminato degli infermieri degli OSS e del personale tecnico e amministrativo. “Per il rinnovo dei contratti abbiamo avuto da parte dell’amministrazione rassicurazioni che i contratti in imminente scadenza verranno prorogati fino al 31 dicembre, abbiamo però rilanciato la richiesta di avere subito le stabilizzazioni con i dettami indicati nella recente legge Omnibus, anche su quest’aspetto l’amministrazione si è resa disponibile a procedere appena arrivano le linee guida nazionali. Abbiamo evidenziato le gravissime criticità organizzative dei reparti di degenza, numerosi di questi al collasso, in medicina d’ urgenza sono occupati i 38 posi letto disponibili, per gli altri pazienti che hanno necessità di essere ricoverati vengono utilizzati i locali che dovrebbero essere adibiti ad altri usi come la stanza dell’ ecografia le medicherie e i corridoi ma vengono allocati anche in altri reparti. È evidente che l’alto numero dei pazienti ricoverati in ambienti non idonei in quanto sprovvisti degli ausili indispensabili crea disagi enormi, dall’allaccio ossigeno e i vari gas medicali, campanello, comodino etc., mettono a rischio tutti i processi assistenziali con un reale pericolo di rischio clinico, anche per eventuali manovre rianimatorie. Soprattutto vengono meno i diritti di privacy e di dignità verso gli operatori ma soprattutto verso le persone che necessitano di una assistenza a tutto tondo”.
Non ci sono dubbi per il rappresentante dell’USB, “la situazione così è disumana, sia per i pazienti che per gli operatori. Bisogna immediatamente decongestionare i vari reparti come la Medicina d’Urgenza, la Neurologia e le diverse unità operative. Per questo serve subito una valvola di sfogo verso l’esterno anche coinvolgendo, così come abbiamo sempre sostenuto, le strutture private e accreditate con il Sistema Sanitario Regionale. Considerato che il Brotzu continua a non avere le prerogative assegnate ai Covid Hospital, cosi come da noi auspicato, in questa drammaticità deve essere improcrastinabile il trasferimento dei pazienti positivi che sono ricoverati. In questa tragicità ci chiediamo che fine abbia fatto la strategia dell’emergenza regionale che presupponeva l’immediato trasferimento dei pazienti positivi presso i Covid Hospital. Decine di pazienti positivi invece sono ancora ricoverati nel reparto di Medicina generale e nel reparto multidisciplinare. Per gli aspetti chirurgici e rianimatori, abbiamo richiesto il potenziamento delle dotazioni organiche e specifici protocolli operativi. Per le attività trapiantistiche, abbiamo sottolineato che nonostante le enormi difficoltà acuite anche da un mancanza di un progetto ad hoc, di cui ne abbiamo nuovamente sollecitato l’immediata predisposizione, solo grazie agli sforzi di tutto il personale coinvolto nelle varie attività chirurgiche non si fermano i trapianti. E’ inaccettabile che gli operatori ; medici, infermieri , Oss e tutto il personale del ruolo sanitario, tecnico e amministrativo debbano con la loro abnegazione e professionalità farsi carico di strategie regionali organizzative che da due anni si sono rivelate completamente pericolose e fallimentari. Con la visita dei vari consiglieri regionali non vorremmo assistere alle solite passerelle, sarebbe deleterio continuare ad assistere alla solita propaganda mentre si persevera dalla cabina di regia sanitaria regionale con una violenza di privazione di diritti costituzionalmente dovuti, con la contestuale lesione della dignità degli operatori ma soprattutto dei pazienti”, conclude Gianfranco Angioni della Usb Sanità.











