Al Brotzu dopo lo sciopero di 24 ora la tensione resta molto alta. Gianfranco Angioni della Usb Sanità ribadisce: “Gli OSS e gli Infermieri non meritano proroghe contrattuali di un mese, questo lo riteniamo Inaccettabile e pretenderemo che siano assunti a tempo indeterminato. Con queste proroghe così misere è impossibile ottimizzare e programmare i processi assistenziali”.
Decine di infermieri e di OSS e numerosi operatori dei diversi ruoli professionali hanno partecipato alla manifestazione nel piazzale del Brotzu. Per dare supporto ai colleghi , diversi di loro sono arrivati anche da altri Ospedali dell’hinterland. Hanno aderito alla manifestazione numerosi pensionati aderenti alle federazioni USB pensionati e sociale. Angioni spiega nei dettagli: “L’ esigenza dello sciopero generale è stata manifestata dagli stessi operatori per le gravissime problematiche che oramai in questi anni non hanno trovato risposte e risoluzioni. In primis la riorganizzazione dei reparti con l’adeguamento delle dotazioni organiche. In un contesto così importante come la giornata di uno sciopero generale ci saremo aspettati dalla Direzione Generale un approccio differente anche per poter analizzare le gravissime problematiche e organizzative che oramai interessano i 2 Presidi Ospedalieri S.Michele e Businco. Abbiamo invece assistito a una chiusura totale da parte di una dirigenza che sì è rivelata completamente inadeguata. Riteniamo non ci siano più i presupposti per poter continuare a ricercare un dialogo con una amministrazione che ha creato una barriera di ostracismo e rivelato inadeguatezza a poter gestire un azienda Ospedaliera così importante e complessa. Nei 2 nosocomi, come ci viene segnalato quotidianamente, oramai regna un caos gestionale impressionante. Da parte dell’USB Sanità dopo le numerose richieste e le diverse interlocuzioni con la precedente amministrazione rimane in alto mare il piano organizzativo per la regolamentazione delle attività trapiantistiche, non si può tralasciare un piano operativo così importante che identifichi al proprio interno gli aspetti operativi e attuativi con tutte le figure professionali coinvolte e gli aspetti economici. Si sono invece adottati vari regolamenti sia per l’ orario di servizio che per le pronte disponibilità, peccato che gli stessi in diversi punti sono peggiorativi da quanto demandato dalle norme nazionali. All’interno dei vari servizi sanitari, dei reparti internistici, oncologici ed ematologici, chirurgici, rianimatori, Terapia intensiva della Cardioanestesia e dei Pronto Soccorso adulti e pediatrico , la rabbia e tanta e orami incontenibile. Le condizioni di lavoro sono diventate disumane con ritmi di lavoro insostenibili. Questi fattori di conseguenza mettono in pericolo e ritardano i bisogni assistenziali. Nella drammaticita’ è evidente che questo martellante stress lavoro correlato, ha ripercussioni non solo sugli aspetti psico-fisici ma anche sugli aspetti relazionali e familiari. Mortifica il silenzio da parte della direzione generale, eppure i lavoratori e le lavoratrici hanno scioperato con motivazioni validissime e degne di attenzione. Le assunzioni sono indispensabili per poter permettere di garantire la cura e l’assistenza agli ammalati. Durante la manifestazione tutti gli operatori hanno gridato e chiesto le Dimissioni del Direttore Generale e del suo staff. Considerate le mancate risposte, ci troviamo costretti come avevamo anticipato a portare la rabbia degli operatori sotto il palazzo delle istituzioni. Giovedì 22 settembre saremo sotto il Consiglio Regionale per chiedere assunzioni e stabilizzazioni. Conclude Angioni, il cambio gestionale a nostro avviso è improcrastinabile se persiste questa situazione d’instabilità l’Arnas Brotzu è destinata a colare a picco”, conclude il sindacalista Gianfranco Angioni.