In Sardegna le donazioni degli organi sono in aumento ed è una bellissima notizia. Che, però, rischia sempre più di essere “cancellata” dal problema, grosso, delle liste di attesa, troppo corte. E il motivo non è che nell’Isola scarseggino i pazienti che necessitano di un fegato, un polmone o un cuore nuovo: “No, è che è più difficile trovare anche riceventi compatibili, per questo molti organi vanno fuori dalla Sardegna. Chiediamo un intervento straordinario della Regione perchè aumentino le visite delle persone da trapiantare, c’è bisogno di più infermieri e medici”, afferma Pino Argiolas, presidente della onlus Prometeo. Pagare un possibile viaggio verso un altro ospedale nella Penisola? Vietato per chi attende un trapianto: “Purtroppo non c’è la possibilità, solo per i reni ci sono due centri trapianti e per fegato e cuore bisogna restare in Sardegna. Il problema da eliminare sono le liste corte, servono più persone in modo che la donazione trovi un paziente compatibile”.
La paura che la situazione possa ulteriormente peggiorare c’è tutta: “Siamo molto preoccupati”, ammette Argiolas, “anche il settore dei trapianti risente della drammatica situazione della sanità sarda. Servono assolutamente maggiori investimenti per quanto riguarda il personale medico”.











