La prima mazzata successiva alle ferie, per chi se le è potute concedere, è pesantissima. Bollette della luce triplicate, il totale da pagare per il solo mese di luglio, per i titolari di palestre e bar sardi, è da infarto. E c’è anche una beffa, legata al caro energia: prezzi triplicati, in qualche caso, anche con meno chilowatt consumati rispetto allo stesso periodo del 2021. Da Capoterra arriva la testimonianza, pubblicata sulla sua pagina Facebook, di Giovanni Montis, assessore comunale allo Sport e titolare della palestra Celtic Center: “Trova le differenze: un mese di consumo a luglio 2021, 1989 kw/h e totale di 531,31 euro. Un mese di consumo a luglio 2022, 1844 kw/h e totale di 1278,99”, scrive, pubblicando e mettendo a confronto, come prova, le foto delle due fatture. “No comment”, aggiunge Montis. Un salasso, meno consumi ma costi saliti ormai alle stesse. Le situazioni da raccontare sarebbero tantissime e da ogni città della Sardegna. L’autunno alle porte si preannuncia drammatico, economicamente parlando.
Ne sa qualcosa anche Luca Serra, 46 anni, titolare del Centrale 38, bar e ristorante sotto il vecchio e storico albergo di via delle Fosse Ardeatine a Carbonia: ” Settemila euro, se aumento i prezzi perdo clienti e ho sette dipendenti: o pagherò di meno o dovrò chiudere. La nostra è un’attività di famiglia e abbiamo anche sette dipendenti da proteggere”, spiega Serra. “Se la cosa continua così non avrò altra soluzione, anche perché non posso sempre aumentare i prezzi al cliente. Le loro buste paga sono sempre uguali e si rischia che non possano più permettersi di uscire. Insomma, è una catena dalla quale non c’è via di uscita”, conclude il ristoratore. Che, come tutti, spera di poter ricevere a breve buone notizie dall’ormai quasi ex Governo Draghi su possibili sgravi o aiuti. Anche se, di ufficiale, sinora non c’è nulla, le uniche certezze sono le lacrime degli imprenditori, strangolati dalle bollette pazze.










