“La crisi? E’ vero, si è fatta sentire e per chi lavora da tanti anni nel settore del commercio, è dura, ma occorre farsi forza, avere nel sangue ottimismo, spirito di iniziativa, credere nei nuovi progetti, dare fiducia ai giovani. Sulla scia della bella esperienza del Nuragico in viale Umberto Ticca a Cagliari, oggi abbiamo aperto un nuovo locale, abbiamo assunto regolarmente una decina di giovani nostri collaboratori. Una sfida, un nuovo inizio, tra l’altro, coincidenza ha voluto, inaugureremo lo stesso giorno in cui nacque l’altro nostro locale, nel 2011”.
La giovane imprenditrice 45enne, Barbara Masala, (lei è figlia dei primi bottegai a Cagliari, in via Campania, per l’esattezza), non ha mai l’aria da funerale, sempre sorridente con clienti e staff: “Ci abbiamo creduto, investito e vogliamo metterci ancora una volta in gioco – dice – io e mio fratello Massimo abbiamo aperto qui al parco commerciale Cortexandra, una nuova realtà, si chiama Cjbarja, una sorta di Evoluzione del Nuragico”, in stile vintage, lavoriamo con prodotti artigianali sardi, con i servizi che vanno dalla caffetteria, pausa pranzo, aperitivo serale e apericena”.
NUOVO POLO COMMERCIALE. Accanto a Risparmio Casa e Unieuro, sull’ex 131, il nuovo complesso commerciale sull’ex Carlo Felice: qui nasce Cjbarja (cibo-bar-aria), 200 metri quadri di location, dove tra l’altro si potrà fare anche musica dal vivo: “Il locale è già operativo da giorni – sottolinea la titolare, Barbara Masala – ma venerdì 13 gennaio inaugureremo per gli amici e clienti con un gruppo musicale che ci farà compagnia, accompagnati del maestro Francesco Ghiani, Valter Spada e Daniele Cuccu, in collaborazione con la cantina sociale di Su’ Entu, ci sarà anche Andrea Balleri, un bravissimo sommelier Internazionale. L’idea è continuare a creare sinergia e lavoro con partner locali, aziende commerciali sarde, essere dinamici e motivati. Quando chiusero le piccole botteghe e i negozietti di un tempo – ammette – stavano cominciando a nascere i grandi centri commerciali, fu una mazzata per la nostra famiglia, ma ci siamo rimboccati le maniche e senza l’aiuto di nessuno ci siamo rimessi in gioco, questo è il consiglio che voglio dare a molti colleghi che lavorano nella ristorazione, non rimanete in agonia – conclude Barbara Masala – se si vuole si può cercare di battere la crisi, basta volerlo e crederci fino in fondo”.












