E’ andata a fare visita al figlio detenuto del carcere di Bancali. Per lui aveva portato un pacco. Niente di strano fino a qui, se non che sottoposto a ispezione da parte delle unità cinofili antidroga del distaccamento di Badu’e Carros, scoprivano che all’interno c’era qualcosa di strano.
I fatti. Il cane di nome Badiane irrequieto, annusa più volte il pacco sospetto, si avventa. E con ragione. Gli agenti addetti al controllo hanno rinvenuto 16 milligrami di Subotex abilmente occultati nella tasca di un giaccone. Tutto è finito sotto sequestro e segnalato all’A.G. per i provvedimenti del caso. Tutta l’operazione è stata coordinata dal Comandante di Reparto e dal sott’Ufficiale in servizio.
“Non ci stancheremo mai di lodare il lavoro della polizia penitenziaria, come non ci stancheremo mai di dire ai familiari dei reclusi che così facendo contribuiscono a peggiorare una realtà abbastanza difficile da vivere, peraltro commettendo a loro volta altri reati- ha commentato il segretario generale aggiunto Giovanni Villa. Anche in questo caso il fiuto infallibile dei “colleghi” a quattro zampe, l’ottimo servizio svolto dai conduttori cinofili, altresì il lodevole servizio della polizia penitenziaria in organico al reparto di bancali, unitamente alla gestione e organizzazione impartito dal prap, comandante di reparto ed il sottufficiale di turno hanno fatto sì che non venisse introdotta in carcere alcuna sostanza non consentita.”











