Auto nelle vie pedonali a Cagliari, si parte: via i tavolini e baristi in rivolta

Il Comune invia le lettere con le quali vengono “congelate” le concessioni per i tavolini dalle 8 alle 10. E, da via Garibaldi al Corso, scoppia la protesta: “Siamo già in difficoltà per il Coronavirus, ripensateci”


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Le automobili nelle vie pedonali di Cagliari? Stanno per tornare a passare, dalle otto alle dieci: dopo l’ordinanza dello scorso 13 febbraio, tutto si era bloccato per l’emergenza Coronavirus. Ora, con la fase due, i tempi si sono nuovamente accorciati e il ritorno delle marmitte dovrebbe essere questione di giorni o di poche settimane. E i baristi di via Garibaldi, via Manno e del Corso Vittorio, attraverso il presidente dell’associazione Strada Facendo Paolo Angius, il suo collega del Consorzio centro storico Gianluca Mureddu e il numero uno dell’assocazione Corso Vittorio Emanuale Antonio Ghiani fanno sentire la loro voce: totalmente contraria. In questi giorni, da parte del servizio comunale del Suape, stanno arrivano le determinazioni della rettifica della concessione del suolo pubblico. Gli orari, ristretti rispetto al passato, concessi? C’è una doppia fascia, estiva e invernale: dal 16 maggio al quindici ottobre dalle 10 alle due dal lunedì al giovedì e la domenica, dalle 10 alle tre venerdì, sabato e prefestivi. Dal sedici ottobre al quindici maggio, invece, 10-1 dal lunedì al giovedì e la domenica e venerdì, sabato e prefestivi dalle dieci alle due. E i titolari dei bar si preparano alle barricate.

Nella lettera a triplice firma, infatti, si legge che “Non si possono più mettere dalle 8 alle 10 i tavolini davanti ai bar. È arrivata la bella stagione, si ha voglia di godersi l’aria aperta, questa limitazione arriva come un fulmine a ciel sereno, penalizzando fortemente gli esercizi di somministrazione. In un momento commercialmente così difficile, francamente non se ne sentiva la necessità. Siamo sicuri che si tratta di una svista, chiediamo un po di comprensione da parte delle istituzioni e una pronta rettifica”. La missiva è indirizzata al sindaco Paolo Truzzu, agli assessori comunali al Traffico e alle Attività produttive Alessio Mereu e Alessandro Sorgia e al dirigente del Suape Gianbattista Marotto. “Visto il particolare momento che tutto il comparto commerciale della città di Cagliari sta vivendo a causa della pandemia di corona virus,
visto le problematiche connesse in particolare al comparto somministrazione, che in Via Manno, Garibaldi, Corso Vittorio Emanuele, hanno mediamente superfici interne molto piccole,
visto la proposta del sindaco di Cagliari. dell’assessore alle Attività produttive e del presidente della stessa commissione, nel voler concedere un aumento della concessione del suolo pubblico per venire incontro alle impellenti necessità della ristorazione con il fine di tentare di rendere sostenibili economicamente le stesse attività, visto che nelle vie Manno, Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele, insistono diversi bar che sopratutto vivono del lavoro derivante dalle colazioni che vengono servite sopratutto al personale dei vari negozi prima della loro apertura, nella fascia oraria 8/10; visto l’esigenza prioritari della sicurezza dei cittadini; vista la necessità del mantenimento della distanza interpersonale di 1 metro; vista l’impossibilità di poter servire all’interno degli esercizi commerciali tale servizio proprio per la mancanza di metri quadri; visto che i pochi metri quadrati all’interno dell’esercizio rimarrebbero quasi tutti impegnati dai tavolini e dalle sedi accatastate che dovrebbero essere invece collocate all’esterno che di fatto toglieranno lo spazio vitale per la mescita all’interno, si chiede la sospensione della rettifica delle determinazioni sulle concessioni di suolo pubblico negli spazi di ristoro all’aperto rilasciata per le vie Manno, Garibaldi e Corso Vittorio, per sopravvenute variazioni del contesto ambientale e per importanti motivi di interesse e salute pubblica pur ritenendo importanti gli interessi dei cittadini residenti nelle vie. Si chiede che si continui a permettere agli esercizi di dette vie, di poter sistemare come in passato i tavolini all’aperto come da concessioni già in essere. In alternativa si chiede che gli spazi già concessi possano essere spostati in altro luogo da identificare, in modo da permettere il passaggio in sicurezza dei mezzi così come previsto dal codice della strada e contemporaneamente la fruizione del suolo pubblico da parte dell’esercente”.


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