Un episodio inquietante, che ha seminato il terrore a Quartu Sant’Elena, Comune al voto tra dieci giorni. E’ proprio questa circostanza a rendere più preoccupante quello che è successo stanotte, quando un attentato dinamitardo ha sconvolto gli equilibri che, fino a quel momento sembravano esserci. Un vertice in Prefettura, oggi pomeriggio, si è concentrato sull’attivazione dei sistemi di videosorveglianza e non ancora operativi e la realizzazione di nuove postazioni in grado di rafforzare il contributo da parte della polizia locale, in raccordo con le altre forze dell’ordine. Parola d’ordine “sicurezza”, insomma, nell’ottica di migliorare i servizi di vigilanza, soprattutto in vista delle elezioni amministrative del 31 maggio.
Alla riunione hanno partecipato il questore, il comandante provinciale dei carabinieri e della guardia di finanza e il sindaco di Quartu. Gli interventi decisi verranno assicurati in tutti i comuni interessati dalle prossime consultazioni elettorali. E’ stato anche ribadito che proseguiranno le iniziative già avviate dalla prefettura in diversi comuni, d’intesa con Regione e Anci, nell’ambito del programma previsto dal protocollo per la promozione e la diffusione della cultura della legalità, sottoscritto a Cagliari lo scorso 6 marzo alla presenza del Ministro dell’Interno.
MOltissime le reazioni politiche dopo l’attentato: “A dieci giorni dalle elezioni comunali, si colpisce l’ufficio protocollo del Comune Quartu Sant’Elena, la struttura di diretta relazione tra cittadino e amministrazione. Il contesto nel quale si e’ verificato l’episodio dinamitardo e’ inquietante, preoccupano e allarmano le motivazioni che potrebbero essere a fondamento dell’episodio criminale”. Cosi’ il senatore di Sel Luciano Uras commenta l’episodio dinamitardo compiuto nella notte contro il Municipio di Quartu Sant’Elena.
E ancora: “L’escalation di atti intimidatori contro amministratori o sedi comunali, in questi giorni, con i fatti registratisi a Carbonia, Nurri, Desulo e da ultimo Quartu, provoca particolare preoccupazione e allarme. Tre dei quattro episodi, infatti, riguardano Comuni interessati dalle elezioni amministrative del 31 maggio”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Anci Sardegna Piersandro Scano sottolineando che “tali atti colpendo i Comuni, snodo essenziale della vita democratica del Paese, feriscono il tessuto democratico della nostra Repubblica”.











