Un doppio incidente e tanta paura per un 39enne di Assemini. Prima, l’auto contro il guard rail che, dopo il forte impatto, è finita dall’altro lato della strada. Poi, il secondo “crash”, causato da un’altra macchina che non è riuscita ad evitare quella, ferma, del giovane. Tutto sulla Ss 130, a poca distanza dallo svincolo per Assemini, nel cuore della notte del 22 luglio scorso. A raccontare la dinamica del primo schianto è lo stesso Tinti: “Ho visto quattro cani di grossa taglia che stavano attraversando la strada, verso le 4. Ho sterzato per evitarli, finendo con la mia Citroen C3 contro il guard rail. In seguito all’urto ha girato su se stessa ed è finita nella corsia opposta. Me la sono vista brutta, sarei potuto morire. Sono uscito dall’auto, le quattro frecce si sono azionate automaticamente”, sostiene. “Ho iniziato a cercare di segnalare con le mani l’auto ferma a chi sopraggiungeva, dopo pochi dopo è arrivata un’altra macchina che ha preso in pieno la mia, guidata da una ragazza. La sua vettura ha preso fuoco, i pompieri sono arrivati dopo dieci minuti insieme ai carabinieri e al 118. La ragazza è stata portata all’ospedale, io me la sono cavata con mano e braccio sinistri gonfi, idem il naso, a causa dell’impatto contro l’airbag che mi ha anche provocato un’ustione. Cerco il proprietario degli animali, ho rischiato di rimetterci la pelle. Chiunque possa aiutarmi mi contatti telefonicamente al +393498830054”.
Tinti si è anche già rivolto a un legale, Davide Carta, per cercare di avere giustizia: “L’incidente avrebbe potuto avere conseguenze tragiche, deve essere un’occasione per riflettere sulla pericolosità della circolazione lungo la Ss 130. Si tratta di un’arteria essenziale, nella quale è invece un azzardo circolare a causa delle sue condizioni strutturali. Il tema non è nuovo: manto stradale dissestato, incroci a raso, illuminazione inesistente, detriti di ogni tipo lungo il manto, fauna selvatica e animali randagi che vagano indisturbati. Incomprensibile, tenuto conto che si tratta di uno snodo essenziale per la circolazione dei passeggeri ed anche per i trasporti di merci, dunque per attività assolutamente vitali nel nostro territorio. Gli Enti hanno un dovere specifico ed una responsabilità oggettiva che qui sono correlati: garantire la sicurezza stradale e agire concretamente nel monitoraggio e nella prevenzione del randagismo. Servono interventi celeri ed investimenti mirati, altrimenti la Ss 130 continuerà ad essere un’eterna incompiuta, tristemente destinata a balzare di continuo agli onori della cronaca per l’ennesimo sinistro di cui fingeremo di stupirci”. In seguito al secondo incidente, la conducente della Peugeot 208, Martina Meloni, 24enne di Castiadas, è stata ricoverata al Policlinico di Monserrato, “con varie fratture”. Per lei parla il suo legale, Ignazio Ballai: “Attendiamo, prima di rilasciare dichiarazioni, di avere gli atti delle autorità competenti intervenuti e che hanno effettuato tutti i rilievi”.












