“Oggi Assemini è un luogo un po’ più giusto e dignitoso per i lavoratori e le lavoratrici. Questa è la nostra politica, quella che ci piace fare e praticare”: queste le prime parole di Sandro Sanna, primo firmatario della mozione sul salario minimo comunale.
Era maggio 2024 e dopo 16 mesi il consiglio ha approvato la mozione. “Per celebrare l’evento noi consiglieri M5S abbiamo indossato una maglietta con l’art. 36 della Costituzione” spiega Sanna a Casteddu Online.
La svolta: durante il consiglio comunale di ieri sera è stata inserita all’ordine del giorno e approvata (astenuti FDI e FI) la mozione a mia prima firma (con M5S e PD) per l’istituzione del salario minimo comunale.
In sintesi da oggi il comune di Assemini non potrà avere nessun rapporto di lavoro diretto o indiretto (appalti, subappalti,
concessioni, etc.) che comporti una retribuzione oraria lorda per le lavoratrici e i lavoratori inferiore ai 9 euro lordi l’ora.
La mozione ha ripreso la proposta di legge nazionale promossa dal MoVimento 5 Stelle e dagli altri partiti di centro sinistra nel 2023 “e colpevolmente affossata dal governo di centro destra.
Grazie ai colleghi consiglieri che hanno votato a favore, e grazie al nostro capogruppo per averci permesso di “indossare” la nostra Costituzione” conclude Sanna.












