La rabbia è stata davvero tanta e, dopo l’incontro, è stata solo leggermente sfumata dagli annunci fatti da sindaca e assessori. I parrucchieri, estetiste e ristoratori di Assemini, arrivati sin sotto il palazzo comunale per protestare contro le mancate riaperture, hanno avuto un lungo faccia a faccia con l’amministrazione comunale: “Riusciremo a pagavi un mese di affitto, soldi a fondo perduto. Siamo riusciti a recuperare dei fondi”, spiegano gli amministratori (la sindaca Sabrina Licheri, il vice Gianluca Mandas e l’assessore comunale alle Attività produttive Diego Corrias) e durante i due incontri, uno dentro e uno fuori dal Comune. Nessuna data certa sulle riaperture, però, è la Licheri è netta: “È indispensabile avere i protocolli dell’Inail, dovrebbero essere resi noti in settimana, sennò ci saranno i controlli e si rischieranno multe. Seguiamo la linea della sicurezza, come gli altri sindaci della Città Metropolitana, o stasera o domani dovremo incontrarci di nuovo in videoconferenza”. I dubbi e la rabbia dei negozianti, dopo due ore di domande e risposte, rimane: “Siamo fermi da due mesi, a prescindere di chi sia la responsabilità di tutto noi volgiamo certezze e aiuii. Non possiamo riaprire? Ok, restiamo a casa ma volgiamo dei sussidi”.












