Si è svolta questo pomeriggio davanti ai cancelli del sito Eni di Assemini delle Saline Contivecchi l’assemblea dei lavoratori diretti e degli appalti per discutere della grave situazione legata alla volontà della multinazionale di cedere gli impianti di cloro soda e i suoi asset.
I segretari regionali e territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, insieme alle Rsu e ai lavoratori riuniti nel piazzale hanno ribadito la netta contrapposizione rispetto al disimpegno di Eni dall’area industriale e si sono impegnati a sollecitare e favorire tutte le interlocuzioni necessarie e ogni possibile azione di protesta qualora quella decisione dovesse essere confermata.
Alla Giunta regionale è stato rivolto l’appello affinché si faccia carico di portare Eni a un tavolo, congiuntamente con il governo nazionale, per far sì che alcun impianto venga ceduto e, anzi, vengano al più presto confermati e portati avanti gli investimenti previsti.
Per sindacati e lavoratori tutti i posti di lavoro devono essere garantiti dentro l’organico Eni e il sito deve essere rilanciato con investimenti anche nell’ottica delle nuove fonti energetiche come il solare termodinamico e l’idrogeno. Solo in questo modo potranno essere garantiti anche tutti i lavoratori in appalto, metalmeccanici, edili, addetti alle mense e dei trasporti.
L’assemblea ha sancito l’unitarietà dei lavoratori nel portare avanti la battaglia contro l’ennesimo tentativo di Eni di abbandonare i siti produttivi della Sardegna.











