Finiscono in tribunale le elezioni amministrative di Assemini, con carabinieri ai seggi e una tensione ai limiti dello scontro fisico, con qualche spintone e parole grosse al momento dello scrutinio delle schede, soprattutto quelle nulle contestate ognuna dai rappresentanti di lista. Un voto davvero da incubo, con un’astensione mai registrata prima – meno di metà degli elettori è andata al seggio, il 46% – e un dopo ancora peggiore. Motivo delle contestazioni la risicatissima differenza di voti fra Diego Corrias, candidato del centrosinistra con Pd, socialisti e 5 Stelle, e Niside Muscas, candidata del centrodestra senza il psd’az rimasto fuori dai giochi: solo 9 voti li separano, ma ci sono 21 schede contestate da assegnare e 309 nulle. Sulle prime si esprimerà il tribunale domani alle 14, sulle seconde sarà certamente chiesto il riconteggio.
Intanto, in attesa di sapere con chi dovrà vedersela l’11 e 12 giugno al ballottaggio, Mario Puddu si gode la rivincita: pur non avendo incassato i voti per strappare la vittoria al primo turno, con il 38% si è preso saldamente il comando dei consensi, a capo di una coalizione centrista e contro gli ex, i grillini che non lo avevano voluto ricandidato cinque anni.
Tutt’altro scenario a Iglesias, dove ha letteralmente trionfato il centrosinistra di Mauro Usai con oltre il 70% dei voti.










