Ore 17: 30 assemblea pubblica, appuntamento presso l’aula consiliare del Comune di Assemini in Piazza Repubblica per illustrare il Piano Urbanistico Comunale partecipato.
Ore 18:00 prende la parola il Sindaco Ing. Mario PUDDU che saluta la platea presente al 3° appuntamento sul PUC partecipato e cede la parola all’Assessore alle Politiche per il Territorio
e la Sostenibilità Ambientale Gianluca MANDAS che prende la parola.
“Percorso iniziato a metà febbraio e oggi verranno enunciate tutte quelle modifiche richieste dalla Regione per la conclusione dell’iter procedurale. Un risultato che oggi ci soddisfa e ci fa’ pensare positivamente per il futuro. Noi cittadini non siamo abituati alla partecipazione attiva sulle tematiche del nostro paese. L’obbiettivo è quello di riavvicinare i cittadini alle istituzioni senza delegare a loro in nostro operato.”
A questo punto l’Assessore inizia ad illustrare il percorso di condivisione e partecipazione attraverso commissioni, consigli comunali, vari incontri con tre assemblee pubbliche, una e-mail dedicata, accoglienza specifica con il pubblico, protocollo generale, incontri con comitati e associazioni, questionari online e laboratori scolastici dove si è chiesto agli alunni come vorrebbero il loro paese.
Assemblee dove hanno partecipato circa 350 cittadini interessati dalle varie tematiche sul PSFF (Piano Strategico Fasce Fluviali), sul PAI (piano strategico a rischio idrogeologico), tutela dei diritti acquisiti, sviluppo aree verdi, servizi pubblici e la sostenibilità del territorio con pianificazione e regole che rendano sostenibile le scelte rispettando le caratteristiche del territorio.
Tramite l’e-mail dedicata all’amministrazione sono arrivate 16 “consigli” con 9 tematiche proposte e suddivise sullo sviluppo di aree verdi e servizi pubblici, riqualificazione urbanistica esistente, l’individuazione di zone artigianali all’interno del centro abitato o in zone limitrofe e un 10% di problematiche personali.
Attraverso il protocollo generale sono arrivate alla giunta 12 documenti scritti con 6 tematiche che vanno dal rischio idrogeologico, dimensionamento per le reali esigenze del paese, tutela delle aree verdi, servizi pubblici e problematiche personali per il 30%.
All’accoglienza con il pubblico ci sono stati 89 partecipanti che hanno rappresentato tematiche sui diritti acquisiti, rischi idrogeologici, sviluppo sostenibile del territorio, tutela delle aree agricole, sviluppo aree verdi e pubbliche, indici volumetrici sostenibili nei piani integrati e problematiche personali per il 40%.
In questi mesi ci sono stati anche degli incontri con Comitati e Associazioni. Con Assemini Futura e i suoi 62 soci si è discusso sullo studio dettagliato del PSFF, per trovare soluzioni con la Regione Autonoma della Sardegna. Si è discusso di opere di mitigazione per eliminare il rischio idrogeologico.
Con il questionario online, anonimo, hanno contribuito con 138 tematiche 37 partecipanti.
Analizzando tutti questi dati si è arrivato a un buon 25% che si è pronunciato sulla sostenibilità del territorio, il 19% sul miglioramento dei servizi e delle infrastrutture, il 14% sugli spazzi verdi e la gestione dei rifiuti, zone verdi, ecc.
Nei laboratori scolastici hanno partecipato 54 studenti con 152 idee.
Bisogna soffermarsi sul pensiero dei nostri ragazzi che hanno l’impressione di non essere ascoltati da NOI adulti non dando un seguito ai loro sogni.
Sono state illustrate le linee di indirizzo del PUC che vanno dall’approvazione, la criticità delle zone a rischio idrogeologiche (PSFF), la tutela dei diritti acquisiti, la riqualifica urbanistica esistente. Scopo principale è dare un PUC al paese iniziando a mettere il primo mattone, trovando soluzioni con perequazioni urbanistiche riducendo la criticità delle zone a rischio idrogeologico. Limitare le riduzioni volumetriche consolidate (zone A, B, C1 e C2). Riqualificare le zone urbanistiche esistenti introducendo una pianificazione integrata di riqualificazione urbana coinvolgendo le zone a vincolo decaduto.
Altro punto è la riduzione perimetrale dei piani integrati riducendo lo sviluppo trasversale del paese sostenendo indici volumetrici P.In (pianificazione integrata) garantendo sostenibilità ambientale ed economica. La riduzione volumetrica di Truncu is Follas aumentando i servizi senza implementare la volumetria residenziale. Creare nuove aree artigianali dentro al paese o prossimo all’abitato come ad esempio la strada statale Assemini – Sestu. Creare aree verdi a favorendo ampi parchi vicino e dentro il centro urbano. Ed in fine specificare le zone Gparco per uso turistico/ricreativo come ad esempio il Parco dei due Fiumi, le aree di Gutturu Mannu, is Olias e l’ex laveria Silius che fa parte della lista dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC).
Dopo circa quarantacinque minuti l’Assessore MANDAS, alle ore 18:45 circa, ringrazia i presenti che hanno partecipato alla terza assemblea e cede la parola all’architetto FALQUI il quale elogia l’intervento dell’Assessore.
Descrive il percorso tecnico con l’approvazione delle linee politiche grazie alla partecipazione dei cittadini mettendole in atti che porterà alla verifica dElla Regione per la successiva pubblicazione.
Spiega ai presenti che le sollecitazioni emerse sono tante ma non possono essere accolte, in questa fase dell’approvazione del piano, perché creerebbero un nuovo scenario che di fatto farebbe decadere tutti i pareri favorevoli della Regione.
“Una volta che verrà approvato il PUC ci sarà, annualmente, un piano di monitoraggio osservando l’evoluzione del contesto ambientale con eventuali fasi correttive. Un vero e proprio controllo del territorio. Le criticità delle zone a rischio idrogeologico che consentono, ove possibile, la riduzione del livello di criticità (ex art. 37 del PAI) attraverso interventi specifici quantificati anche a livello economico con progetti finanziati dalla Regione.”
In attesa di questi interventi di monitoraggio ci saranno scambi di volumetria destinati a interventi residenziali di interesse pubblico.
Tutela dei diritti acquisiti salvaguardando i diritti che sono stati concessi in prevalenza nelle zone A e B con accordi sottoscritti tra l’amministrazione e i privati cittadini per realizzare aree pubbliche, come ad esempio l’eco-centro, Corso Africa e la Via della Scienza.
Si ridurrà l’indice edificabile dei P.In delle zone B, S e alcune zone C come:
salvaguardando le zone agricole, le aree oggetto di accordo pubblico privato, ridurre gli indici di edificabilità come nelle zone Hi1 e superiori, zone con specifiche limitazioni (aree di rispetto cimiteriale, aree di rispetto stradale, ecc.). Sostenere gli interventi dei P.In rafforzando la sostenibilità dei nuovi quartieri con dei dati ufficiali.
Si parla della riduzione volumetrica di Truncu is Follas salvaguardando i pochi incrementi previsti.
Incrementare di volta in volta aree servizi per esigenze della comunità attraverso dei meccanismi di riqualificazione di aree separate.
Altro punto sottolineato dall’architetto FALQUI è il problema che esiste tra offerta e domanda delle arre produttive sollevato dalla Regione. Esiste una domanda locale di riqualificazione di aree artigianali sulla 130 Assemini-Sestu. Localizzare, appunto, aree produttive artigianali di pregio a basso impatto a Cuccuru Maccioni.
Altro tema critico sollevato dalla Regione sono le arre verdi che si trovano in periferia e non nel centro abitato. Le aree verdi di cessione devono essere previste per questo motivo in zone facilmente accessibili e fruibili come ad esempio zone localizzate in Via Venezia, Via Ogliastra e nei pressi della piscina comunale.
In ultimo FALQUI ha parlato delle zone Gparco territoriali che devono essere aperte a tutta la collettività e la Regione chiede di precisare meglio le funzioni di queste aree
Alle 19:50 il Sindaco PUDDU cede la parola all’intervento dei cittadini che chiedono progetti da presentare alla Regione per risolvere i problemi di rischio idrogeologico.
“Studi che farà l’amministrazione entro dicembre per mettere in sicurezza l’abitato.”
Altro intervento da parte del pubblico presente sulla scelta degli indici di edificabilità a discapito delle aree verdi e sull’incidenza delle aree.
La risposta dei tecnici è semplice…
“Cercare di vincere la scommessa creando un paese con più aree verdi e vivibile diminuendo gli indici di edificabilità per il bene della comunità.”
IN POCHE PAROLE MENO CEMENTO, PIÙ VERDE!
Interviene l’assessore MANDAS sui costi di lottizzazione spiegando che è stato fatto uno studio con calcoli ragionati e con un’accurata analisi economica.
Alle 20:15 finiti gli interventi il Sindaco PUDDU illustra alcuni esempi sui costi di urbanizzazione prendendo per esempio Cuccuru Maccioni con una spesa di circa 80.000.000,00 di euro ipotizzando il 40% di costruzioni abitative, il 50% di tipo economico, il 10% di ville e villini, uffici e zone commerciali con un ricavo finale di circa 93.700.000,00 euro ed un guadagno del 18,60%. Si evidenzia che alcune spese sono già state fatte negli anni passati costruendo ad esempio la Via della Scienza.
Non manca l’ultimo intervento di un cittadino che chiede con quali criteri sono state escluse alcune zone perché considerate troppo lontane e non è stato fatto lo stesso discorso per alcune aree di Cuccuru Maccioni, comunque lontane dal centro abitato?
Con questa ultima domanda finisce l’assemblea alle ore 20:30.
Buon PUC partecipato a tutti.
Alessandro VADILONGA












