Regina indiscussa ai tempi d’oro delle discoteche e dei locali che riuscivano a richiamare ogni fine settimana migliaia di giovani da tutto l’hinterland cagliaritano, con la giunta di Mario Puddu la vocazione artistica e di intrattenimento della città ha ripreso forza e vigore. I maxi concerti di “Aspettando Capodanno” sono diventati uno degli appuntamenti più attesi, durante i quali big di alto spessore e scatenati dj coinvolgono il pubblico delle grandi occasioni. Così come è accaduto sabato scorso con la festa dedicata alla musica, italiana quest’anno. Una scelta premiata da decine di migliaia di avventori giunti da tutta l’isola che hanno assistito alle cover più amate dei cantanti nazionali. Da Lucio Battisti a Vasco Rossi, da Ramazzotti a Ligabue per convogliare ai capolavori di De André interpretati dai Pfm. Per tutti i gusti, insomma, per tutte le generazioni che si sono ritrovate a cantare insieme nella notte magica dedicata alla musica. “Assemini che si incontra, Assemini che accoglie migliaia di altri sardi e anche tanti turisti. È veramente una Assemini viva e raggiante quella che grazie alla magica spensieratezza che solo la musica sa creare, ha mostrato il suo lato migliore” ha espresso Piero Collu, ideatore e organizzatore della festa.
“L’impegno dell’amministrazione comunale è importante sia dal punto di vista economico che quello operativo e coinvolge, chi più chi meno, un po’ tutti i settori della nostra struttura” aveva spiegato il sindaco Mario Puddu il giorno prima dell’evento. Un successo dato per scontato e poi confermato, insomma, e spunta un prezioso racconto dell’Assemini delle discoteche Eurogarden, Grillo, Kilton, K2, Woodstock: “Soprattutto i primi anni (gli anni 70) sono stati tanti gli artisti ad esibirsi dal vivo, soprattutto all’Eurogarden (Equipe 84, Dik Dik, Cameleonti, I Corvi, Aphrodite’s Child, Lara Saint Paul, Bruno Lauzi e davvero tanti altri).
Ciò che ho scoperto (in una delle tante mie chiacchierate con Priamo) è che nei primi anni 70 si esibì anche Francesco De Gregori.
In quella serata era accompagnato nientepopodimeno da Fabrizio de André, in veste di amico di De Gregori (ma pare che il grande Faber in quei tempi non amasse tanto esibirsi dal vivo).
Altri amici hanno confermato anche di essersi trattenuti a chiacchierare con Fabrizio, seduto nel bar (si chiamava Bar Europa) che costeggiava il vecchio Eurogarden in una lunga e piacevole chiacchierata.
Pensate: De Gregori e De André nello stesso momento ad Assemini.
Ci fossero stati i telefonini non sarebbero mancate di certo migliaia di foto per immortalare quella serata storica e unica” ha espresso Mario Puddu pubblicamente.