“Asinelli e maiali massacrati per il Ferragosto a Dorgali, sardi arretrati”

La durissima accusa di un’animalista di Tortona, Paola Re: “Palio degli asinelli, pariglie a cavallo e gara dei maialetti: i soldi vengono utilizzati per far soffrire gli animali, è un simbolo di arretratezza culturale”. Siete d’accordo?


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Ritorna all’attacco Paola Re: animalista di Tortona, ciclicamente interviene per analizzare il calendario di questo o quell’evento e/o sagra italiane, ma anche sarde. L’ultimissimo anatema riguarda il Ferragosto di Dorgali, il “Mesaustu Durgalesu”. Il programma degli appuntamenti è ricco, e spazia tra momenti religiosi a momenti civili. Ma lei, la Re, non ci sta, e punta il dito contro i due pali, le pariglie e le gare in programma con protagonisti gli animali. La festa, organizzata dal Comitato San Giuseppe e in collaborazione con il Comune nuorese, viene bocciata senza appello.

“Vada per gli eventi religiosi ma quelli ‘civili’ sono davvero tali? Tra i vari appuntamenti, il programma propone: 11 agosto palio degli asinelli, 14 agosto pariglie e abilità a cavallo, gara dell’anguria e gara del maialetto – vince chi mangia più porzioni di questo cucciolo? – 16 agosto palio dei pony, palio degli asinelli e corsa alla stella. Come si può considerare ‘civile’ una festa che sfrutta in maniera ossessiva gli animali?”, chiede, polemica la Re. “Il Comune di Dorgali concede il patrocinio attorniato da 67 sponsor che non hanno idee migliori per impiegare il denaro. Finché su queste feste pioveranno soldi, non ci sarà speranza per gli animali che continueranno a correre in ogni sorta di palio in onore di ogni sorta di santo e madonna. Verranno sfruttati in nome del divertimento e della religione, verranno massacrati in nome del gusto per allietare abbuffate festaiole. Nessuna festa è degna di questo nome se qualcuno soffre. La settimana ferragostana a Dorgali è una dimostrazione di arretratezza culturale e mancanza di empatia che risulta difficile da accettare in una società che riconosce gli animali esseri senzienti. Il cambiamento è lungo e tribolato ma Dorgali è ancora dietro la linea di partenza”.


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